OMICIDIO DI STASIO. IL FRATELLO ARRESTATO NEGA RESPONSABILITA'

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 - Gi inquirenti hanno ritrovato nell'abitazione del fratello di Di Stasio l'arma, un fucile, che ha sparato. Il fratello della vittima, fermato dalle forze di Polizia, amemtte di aver spostato l'arma ma nega di aver sparato. Abitava a Soliera, un comune con poco più di 15 mila abitanti della provincia di Modena, al primo piano di una palazzina in via Appalto, e lavorava come elettricista. Da mercoledì, però, nessuno aveva avuto più notizie di Gerardino Di Stasio, 44enne irpino. Così, suo fratello, preoccupato, nel tardo pomeriggio di ieri è andato a cercarlo a casa, e 

qui ha fatto la macabra scoperta. L'uomo, infatti, giaceva, senza vita, in una pozza di sangue. Sul posto si sono immediatamente portati i carabinieri della Compagnia di Carpi e del Reparto operativo di Modena, che hanno avviato le indagini. Stando ai primi riscontri, l'elettricista potrebbe essere stato assassinato il 4 gennaio scorso. Da chiarire, inoltre, ci sono le modalità dell'omicidio ed il movente. Il corpo di Di Stasio presentava diverse ferite al torace, che potrebbero essere state provocate da un'arma da taglio o da fuoco. Per quanto riguarda, invece, la causa del delitto, sono al vaglio dei militari i rapporti dell'uomo negli ultimi tempi. In passato, infatti, Gerardino aveva avuto piccoli precedenti, e, il non aver trovato alcun segno di effrazione nella sua abitazione, lascia presupporre che conoscesse il suo assassino e che sia stato proprio lui a farlo entrare in casa. Il 44enne aveva due figli, ma viveva da solo da quando la moglie, dalla quale era separato, li aveva portati con sé al Sud, dove si era trasferita.