VALLE UFITA. NON SI PLACA LA PROTESTA DEI LAVORATORI DELLA IRISBUS

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FLUMERI (AV) - Al grido di "Resistiamo insieme. La forza dell'unità muove Mari(o) e Monti!" i lavoratori della Irisbus mercoledì 7 dicembre presidieranno, a Roma, il Ministero delle Attività Produttive ed il Ministero del Lavoro. La mobilitazione dei dipendenti di Valle Ufita è volta ad ottenere, da parte del Governo, l'attivazione del Piano Nazionale Bus e, quindi, la non chiusura dello stabilimento Irisbus, ma anche a modificare l'accordo firmato il 2 novembre in cassa integrazione per crisi aziendale e di settore in modo da salvaguardare la missione produttiva dell'Irisbus e la tutela di tutti i lavoratori nessuno escluso, né per età né per sesso.
Duro il commento del Comitato della Resistenza operaia sulla questione: «Fanno sorridere i "comunicatini", orali e via SMS, che in questi giorni sono circolati per attribuire il merito della ripresa di rapporto col MISE a questo o a quell'altro sindacato. Comprendiamo il malessere dei sindacati, ma se intendono rimettersi alla testa del movimento per la difesa dello stabilimento devono avere il coraggio fino in fondo di annullare l'accordo "dei defunti" che decreta la chiusura dello stabilimento senza alcuna tutela dei lavoratori e, soprattutto, senza aprire alcuna prospettiva produttiva per il sito di Valle Ufita. È solo l'intransigente e rigorosa lotta dei lavoratori che permette questo incontro al Ministero dello Sviluppo Economico, al quale ne seguiranno altri, fino al raggiungimento dell'obiettivo strategico del Piano Nazionale Trasporti, finalizzato al mantenimento dell'unico stabilimento di produzione bus in Italia».