Politica

MOBILITA' PUBBLICA, UN DIRITTO DEL CITTADINO

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ARIANO IRPINO (AV) - Oggi, in una situazione economicamente drammatica, che l'Italia e tutta l'Europa si trova ad affrontare, parlare di trasporto pubblico è come se si parlasse di un servizio al quale i cittadini possono rinunciare e questo perché il trasporto pubblico viene considerato, da chi ragiona con una logica di mercato, come una voce di bilancio da dove poter reperire liquidità e quindi dove poter applicare tagli indiscriminati. Ebbene non è così. Avere una buona mobilità pubblica è una prestazione sociale e quindi occorre garantire la maggior copertura finanziaria della spesa, anche

mediante integrazioni straordinarie delle risorse finanziarie destinate a tale servizio. Tuttavia si è deciso di operare nel senso opposto e quindi i continui tagli a cui è stato sottoposto tale settore sono alla base delle gravi inefficienze che oggi non garantiscono al cittadino quel diritto alla mobilità individuale, che spetta a tutti, indistintamente se si abita lungo la via principale di un Paese o se si dista dal centro qualche chilometro. Noi Arianesi, purtroppo e per l'ennesima volta, siamo vittima di uno Stato, di una Regione e di una politica che continua a mortificarci. Basti pensare ad una stazione ferroviaria semichiusa, ai tagli che la Regione ha operato sul trasporto ferroviario regionale, che, ovviamente, è coincisa con la sostituzione delle 3 coppie di treni con un servizio sostitutivo di autobus, alla cancellazione delle corse AIR da e per Roma. Oggi raggiungere con mezzi pubblici Roma, meta di tanti Arianesi che l'hanno scelta come sede di lavoro o di studio, è un'operazione assai ardua, tant'è che molti preferiscono utilizzare auto private. Eppure avere un efficiente servizio di trasporto pubblico conviene all'intera collettività in termini di minor costo ambientale e sanitario. Si parla di effetto serra, riduzioni del 20% di emissioni di gas Co2 entro il 2020, obbiettivo possibile, applicando anche una politica che privilegi il trasporto pubblico a quello privato, e per far questo occorre cambiare rotta. Sono necessari investimenti che diano innanzitutto la garanzia al cittadino della capillarità del servizio pubblico, quale il trasporto su rotaia e su gomma, e in secondo luogo, che consenta il rinnovamento e la modernizzazione del parco macchine e dei treni adibiti a tale servizio. Tempo fa l'ex ministro alla Difesa, Dott. La Russa, si vantava di aver assegnato una commessa alla Finmeccanica al fine di acquistare aerei da guerra, e questo per salvare dei posti di lavoro, ora seguendo le vicende dell'ormai ex Irisbus, mi chiedo come mai, lo Stato non sia intervenuto, magari assegnando fondi alle Regioni, da utilizzare per il rinnovamento dei mezzi pubblici? Si sarebbero salvati posti di lavoro, ma forse all'interesse dei cittadini (sia in termini di lavoro che di servizi) vengono preferiti altri interessi. Non a caso ho citato il Ministero della Difesa, perché, a fronte dei tagli sui trasporti, che purtroppo ci penalizzano ancor più di quando non lo fossimo già, nel solo 2011 sono state previste spese per l'acquisto di aerei, elicotteri e sommergibili pari a 3500 milioni di euro. La mia proposta, nella speranza che i nostri politici Irpini la colgano, e se ne facciano promotori nelle giuste sedi, è quella di utilizzare parte dei soldi da spendere in armamenti, per migliorare la mobilità pubblica del cittadino. Inoltre colgo l'occasione per invitare la cittadinanza a partecipare all'assemblea pubblica su questa grande problematica, organizzata dal Dott. Pasqualino Molinario e promossa dalla CGIL, che si terrà sabato 19 novembre presso i locali della scuola elementare di via Cerreto.

 

 

Luca Scaperrotta
Consigliere Forum della Gioventù Città di Ariano Irpino
Dirigente Giovani Democratici Ariano Irpino