ROSANNA MODUGNO: LA MIA VERITA’ SULLA CANDIDATURA AL COMUNE

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ARIANO IRPINO (AV) - Di Zenzo - Negli scorsi giorni è stata una delle notizie più commentate ad Avellino e provincia tra gli addetti ai lavori e non: Rosanna Modugno il nuovo assessore alla Cultura del Comune di Ariano Irpino. Un annuncio, anche se non confermato, capace di scatenare una vera e propria sommossa popolare. I Giovani Democratici, al diffondersi della voce, hanno manifestato tutto il loro disappunto sostenendo che la presenza della Modugno a Palazzo di Città avrebbe rappresentato il fallimento di tutti i ragazzi impegnati in politica ad

 

Ariano Irpino. Ragazzi che negli anni hanno messo a disposizione della politica tutte le loro energie, per fornire alla collettività un reale beneficio. Classe 1988, una sorella gemella impegnata da qualche anno nel mondo dello show business, Rosanna studia e lavora da quando aveva 14 anni. E’ iscritta al quarto anno di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli, dove vive, da 2 anni è account manager presso una ditta di import-export di fiori, e da 9 lavora come indossatrice. Si definisce una persona responsabile, assennata, concreta e determinata. I suoi più grandi desideri, che spera di realizzare in futuro, sono quelli di affermarsi professionalmente e di costruirsi una famiglia, solida come la sua, che le è sempre stata accanto, in qualunque circostanza, e le ha insegnato il senso del sacrificio ed i giusti valori. Durante le elezioni amministrative del 2009, candidata nella lista “Liberi e forti” di Pasqualino Santoro, non era stata eletta per uno scarto di soli 9 voti. La scorsa settimana Rosanna ha avuto un colloquio con il sindaco di Ariano Irpino, Antonio Mainiero, il quale le ha proposto di entrare a far parte della giunta del Tricolle. Dopo essersi presa un po’ di tempo per riflettere, però, la giovane studentessa ha rifiutato l’offerta.

Ma perché c’è stato tutto questo scalpore intorno alla notizia di una sua possibile candidatura? Lo abbiamo chiesto alla diretta interessata.

I.: “Perché è stato sollevato un vespaio di polemiche intorno al tuo caso? Che cosa pensi le persone non abbiano compreso di tutta questa faccenda?”

R.: « Gli attacchi che ho ricevuto in questi giorni possono essere, a mio avviso, suddivisi in due categorie: attacchi intelligenti ed attacchi stupidi. Tra i primi annovero quelli delle persone che mi hanno ritenuta inadatta a ricoprire la carica di assessore a causa della mia poca esperienza in ambito politico, data la mia giovane età. C’è stato, però, anche chi, soffermandosi esclusivamente sul dato anagrafico e sull’aspetto estetico, ha scioccamente ridotto la mia nomina ad una scelta tipicamente berlusconiana, sintetizzabile nell’equazione “ragazza giovane ed avvenente=candidabile e, dunque, a loro parere, sicuramente incompetente”. Le polemiche stupide sono, secondo me, state dettate dall’invidia di cui, purtroppo, io e la mia famiglia siamo spesso state vittime. Mi preme, tuttavia, sottolineare che in molti si sono ricreduti sul mio conto dopo che ho rifiutato l’incarico propostomi da Mainiero. In seguito alla mia rinuncia ho ricevuto numerose e-mail nelle quali i miei concittadini hanno asserito di essersi ricreduti sul mio conto. All’inizio credevano fossi una persona inadatta a ricoprire un incarico politico perché estremamente giovane e, dunque, impreparata. Poi, hanno notato la mia buona fede e la mia onestà fino ad arrivare a sostenere che, proprio per queste caratteristiche, sarei stata una brava assessora. Credo che nessuno al mio posto, soprattutto nessun ragazzo al quale viene offerto un sicuro posto di lavoro ben retribuito, lo avrebbe rifiutato. Io, invece, ho ritenuto corretto farlo, visti i miei attuali impegni che mi impediscono di dedicarmi anima e corpo ad un’attività così complessa e delicata quale è la politica. In ogni caso, mi ha molto lusingato il fatto che in molti si siano pentiti di avermi giudicata frettolosamente, senza disporre di adeguate informazioni prima di farlo».

I.: “Che cosa pensi della politica oggi? In che cosa ritieni dovrebbe migliorare?”

R.: « La politica di oggi la definisco “inquinata”. Ci sono tante, troppe cose che non vanno ed andrebbero modificate. Ritengo che l’intero sistema sia sbagliato, ma avrei bisogno di più tempo e di più spazio per motivare questa mia opinione».

I.: “Ti interesserebbe partecipare attivamente alla vita politica del tuo paese?”

R.: «Sì, mi piacerebbe, ma i tempi non sono quelli giusti. Per il momento il mio obiettivo primario è la laurea, poi, in futuro, si vedrà».

I.: “Che cosa pensi della possibilità dello scioglimento del Consiglio Comunale di Ariano Irpino a causa dell'inosservanza della quota rosa in giunta?”

R.: « Penso che in Comune si sarebbe dovuta affrontare prima la questione delle quote rosa. A mio avviso non è giusto ricercare una donna da inserire nell’organico solo per questioni dettate da una necessità diventata ormai impellente, cioè evitare lo scioglimento del Consiglio Comunale. Ci sarebbe bisogno di una donna che abbia tutte le carte in regole per poter rappresentare gli interessi della parte femminile del popolo arianese». 

I.: “Ritieni sia dato il giusto spazio alle donne in politica? Ed ai giovani?”

R.: « Le donne sono fondamentali per tanti e vari motivi, ma la politica, anche se siamo nel ventunesimo secolo, è ancora maschilista e siamo ben lontani dalla parità tra uomo e donna. Per quanto riguarda i giovani, anche in questo campo credo che ci siano molti passi in avanti da fare. L’amministrazione è gestita dai soliti “noti”, ormai anziani e poco avvezzi a sperimentare e ad aprirsi al dialogo ed alle innovazioni. Inoltre, quelli che io definisco i “vecchi volponi” si muovono spesso esclusivamente per interessi personali. Noi giovani, perciò, se vogliamo che le cose cambino dobbiamo imparare ad essere più solidali ed uniti, evitando di malignare ed essere invidiosi».

I.: “Ti piace la tua città? Quali sono secondo te i suoi pregi ed i suoi difetti? Che cosa proporresti per migliorarla?”

R.: « Vivo a Napoli da 4 anni, ma porto sempre Ariano nel cuore. E' una cittadina bellissima,ma andrebbero migliorate alcune cose. Prima di tutto andrebbe valorizzato il centro, magari con iniziative che invoglino la gente ad uscire di casa anche d'inverno. In questo modo, si contribuirebbe anche a migliorare l’economia del Tricolle. Inoltre, bisognerebbe convincere i giovani a non andar via, ed i giusti incentivi sarebbero il perfezionamento del sistema scolastico e l’aumentato delle opportunità di lavoro».