ARIANO. UNA GIORNATA CON I PROFUGHI, ALL'INSEGNA DELLA SOLIDARIETA'

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ARIANO IRPINO (AV) - L'Istituto Comprensivo Aurelio Covotta ha organizzato per il 15 ottobre al campo sportivo Renzulli un evento definito "To be Friends" (essere amici) che vuole essere un segnale a servizio dell'accoglienza e dell'integrazione tra genti di nazionalità e culture diverse, che si trovano ad essere sul nostro territorio."Questa manifestazione sportiva - spiega la professoressa Anna Maria Grasso - è fondata sull'idea che lo sport può sviluppare il concetto dell'accoglienza: vedere l'altro non come uno sconosciuto straniero, ma come uno dei miei amici, conosciuto come avversario leale su un terreno di calcio; 

inoltre, avrà una doppia valenza: aiutare i professori a sensibilizzare la gente sul problema dei diritti umani; coinvolgere i genitori degli allievi a prender parte ad un incontro di calcio con una rappresentativa di giovani profughi. Essi rivivono oggi l'esperienza terribile che gli italiani hanno vissuto nell'800 durante il Risorgimento e noi del Sud dopo l'unità d'Italia. Essi sono fuggiti dai loro Paesi precipitosamente davanti alla violenza delle guerre civili tra opposte fazioni tribali o a causa delle persistenti carestie e siccità, per poi raggiungere la Libia, provenienti dalla Costa d'Avorio, dalla Nigeria, dal Togo, dal Ghana, dal Bourkina Faso, sal Mali, dalla Tanzania. Successivamente, a causa dell'esasperazione del conflitto libico, sono fuggiti attraverso l'unica via fuga possibile: il Mar Mediterraneo. Hanno intrapreso una lunga traversata su barche fatiscenti e sovraccariche per raggiungere un rifugio sicuro in Europa. Purtroppo nei primi 5 mesi del 2011, sul mare Mediterraneo, si sono registrati più di 1820 morti - continua la Grasso -. Si tratta di uomini, donne e bambini, che sono stati obbligati ad abbandonare le zone del conflitto per sfuggire alle gravi violazioni dei diritti umani trovando alcuni, sfortunatamente,  la morte. Anche una sola di queste vite umane perse in mare durante un viaggio di dolore e disperazione è una sconfitta per tutti e questo non può, e non deve, lasciarci indifferenti! 32 dei 47 paesi più poveri del mondo si trovano in Africa. E' il solo continente che nel 1990 risulta essere più povero del 1980. Il reddito annuale medio di un africano è di 350 dollari.150 milioni sono i senza lavoro; 18 milioni muoiono di fame. Il 40% soffrono l'anemia; 9 milioni sono sieropositivi all'HIV; 275 milioni soffrono di paludismo. Come se non bastasse la desertificazione dilaga, sottraendo ogni anno circa 50 kilometri di terreno fertile. L'occidente ha sfruttato intensamente le risorse naturali dell'Africa, senza alcun precedente nella Storia: privatizzazione dell'acqua; lottizzazione di interi territori per la produzione di biocarburanti; disboscamento; zone destinate allo smaltimento dei rifiuti tossici e dei materiali plastici. l'Africa, nonostante sia il continente con meno emissioni di gas serra, pagherà in futuro pesantemente questo disastro ecologico globale. Dinanzi a questo spettacolo desolante, offerto al mondo africano, abbiamo l'obbligo di volgere uno sguardo su tutte queste problematiche e ridare loro dignità. I fratelli neri che vengono dall'Africa profonda hanno tutti una storia da raccontare: qualcuno l'ha vissuta sfortunatamente in modo differente; altre sono difficili da credere, ma la Farnesina le ha confermate tutte, dando ad ognuno di loro asilo politico. Ma cosa accomuna tutte le loro storie?. Certamente la guerra ed il suo rifiuto per la quale sono stati costretti a fuggire, lasciando tutto alle loro spalle, senza sapere quando potranno ritornare al loro paese. Quello che sanno, tuttavia, è che per loro arriverà il permesso di soggiorno umanitario e quindi la possibilità di trovare un lavoro; guadagnare per vivere ed avere un futuro migliore in Italia. << -Noi vogliamo lavorare ! >>, dicono tutti. Ognuno per un motivo differente. Tutti, però hanno bisogno di una ricarica telefonica per poter parlare con i propri cari, che sentono di rado; qualcun altro ha la necessità di inviare denaro a casa; pianificare il proprio futuro, cercando di dimenticare i momenti difficili trascorsi, lasciando alle spalle la Libia, la guerra, l'Africa. La manifestazione sportiva che avrà luogo : Sabato 15 Ottobre alle ore 10:00 presso il campo sportivo " Renzulli" di Ariano Irpino (ingresso libero) sarà vissuta in un clima di festa e di solidarietà verso tutti i profughi che sono stati costretti ad abbandonare le proprie terre. Con un gesto semplice, noi possiamo farli sentire sempre più accettati e graditi".