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Società Novità per-chi decide di cambiare nome o cognome

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Cambiare un nome o un cognome imbarazzante da oggi diventa più semplice e veloce rispetto al passato. Possono, perciò, tirare un sospiro di sollievo i poveri malcapitati con i quali la sorte, o semplicemente la bizzarra e a volte sconsiderata fantasia dei genitori, non è stata benevola. Un decreto legge presentato al Preconsiglio dei Ministri ha stabilito, infatti, che l'autorizzazione alla modifica del proprio nome o cognome sarà concessa dai prefetti e non più dal Ministero dell'Interno. Il decreto riscrive le regole sullo stato civile in materia di nome e cognome dei cittadini, dopo la riforma che ha trasferito

dal ministro della Giustizia al ministro dell'Interno la competenza in materia. Dunque, se si vuole aggiungere un nome a quello che già si ha o se si intende modificare le proprie generalità, bisogna recarsi all'anagrafe e fare domanda al prefetto della provincia di residenza, motivando la richiesta.
Ma chi è che aspira a cambiare le proprie generalità? Le domande più frequenti arrivano dai figli che desiderano affiancare il cognome materno a quello paterno, dalle donne divorziate o vedove che vogliono aggiungere al cognome dei figli quello del secondo coniuge, e dagli stranieri che hanno ottenuto da poco tempo la cittadinanza italiana ai quali è stato erroneamente registrato un cognome paterno diverso da quello con cui venivano identificati all'estero. E, poi, ci sono i cittadini italiani, che di cognome fanno "Bianchi" o "Rossi", che si sentono anonimi e vogliono un cognome d'arte per distinguersi, e quelli che rifiutano il proprio cognome o nome perchè ritengono generi un disagio sociale. Di certo a questi ultimi poco importeranno i risultati di un recente studio condotto dal social network LinkeDin, secondo cui il successo o l'insuccesso professionale non dipende dalla caparbietà, dal talento o dall'intrapredenza, ma dal proprio nome. E' una di quelle analisi a cui si guarda con distacco, nella convinzione che sia di diritto candidabile agli IGNobel. Insomma, come si può ritenere che un semplice accostamento di lettere, l'elemento identificativo principe di una persona possa determinare la sua sorte? Ai più, il binomio nome - futuro lavorativo sembra l'ennesima bufala. Eppure lo dicevano anche i latini: "nomen omen", "il destino è scritto nel proprio nome".
I criteri nella scelta del nome da dare ai propri figli sono molteplici e non sempre seguono una logica. A tal proposito possono essere individuate varie categorie di persone. Ci sono i tradizionalisti, quelli che optano per lo stesso nome di un parente o di un amico, per onorarli o richiamarli alla memoria. E' questo il caso dei vari Pasquale, Filomena, Giuseppe, Anna e Mario. Ci sono, poi, i classici, quelli, cioè, che preferiscono andare sul sicuro. Tra i nomi più gettonati per i bebè ci sono: Giulia, Sara, Alessandro, Giorgia, Alberto, Chiara, Edoardo e Riccardo. Non mancano gli esterofili, che seguono la moda dei nomi stranieri, quelli che scelgono il nome del loro cantante o attore preferito e quelli che si fanno influenzare dalla musicalità del nome con il cognome. Fin qui nulla di strano. C'è, però, chi sceglie nomi che richiamano azioni, correnti di pensiero, cibi, animali, elementi naturali, Paesi o città. Ne sanno qualcosa gli sfortunati Violence ("Violenza"), Chastity ("Castità"), Fish and Chips ("Pesce e Patatine"), Midnight Chardonnay ("Chardonnay di mezzanotte"), Apple ("Mela"), Lupo, Oceano, Ireland ("Irlanda") o Sydney. Chi sceglie nomi di fantasia: Talula Does the Hula From Hawaii (letteralmente "Talula fa la hula dalle Hawaii") o Number 16 Bus Shelter (letteralmente "Fermata del bus numero 16"). Tra i nomi più bizzarri non mancano quelli composti da singole lettere, numeri o segni di interpunzione, come C, D, T, I, 89 e *. E poi ci sono i VIP, la cui immaginazione nel momento di recarsi all'anagrafe non conosce limiti. Così, sfornano nomi che sembrano prodotti di una mente contorta, incroci tra uno sciolingua ed un articolo commerciale. Solo per citarne alcuni: Moon Unit ("Unità Lunare"), la figlia del musicista Frank Zappa, Pilot Inspektor, il figlio dell'attore Jason Lee, Bluebell Madonna, la figlia dell'ex Spice Girls Geri Halliwell ed Harper Seven, l'ultima arrivata in casa Beckham.
Per quanto riguarda, invece, i cognomi, qui la stravaganza non è colpa di genitori eccessivamente creativi o, a seconda dei punti di vista, sconsiderati, ma del casato di appartenenza, tramandato di generazione in generazione. Sono vari i cognomi che possono creare imbarazzo. A cominciare da quelli che derivano da un dettaglio dell'aspetto fisico o caratteriale, come Zoppi o Gambacorta. Fino ad arrivare a quelli più impensabili, che possono arrivare a condizionare negativamente la vita di un individuo, costretto a continue battute, spesso di cattivo gusto. E' facile immaginare il disagio dei signori Abbracciamento, Idrogeno, L'Insalata, Pochissimo, Sfondalmondo, Porcile, Ciuccio, Verme, Finocchio, Fallito, Ottuso o Incapace.
Una considerazione a parte meritano coloro i quali sono stati doppiamente sfortunati, perchè, oltre ad avere un cognome equivoco, hanno ricevuto in dote dai genitori anche un nome che, sposandosi con il cognome, crea una situazione disasatrosa, aumentando l'imbarazzo al quale sono quotidianamente sottoposti. Non devono aver avuto vita facile Rosa Foglio, Schiavo Liberato, Orso Bruno, Quinto Nano, Sabato Malinconico e Rosa Confetto. Ma la lista di nomi e cognomi "da denuncia" è lunga. E' comprensibile, allora, la scelta dei coniugi "Sederino" di cambiare il loro cognome in "Denoris", del signor "Tontodimamma" di divenire il signor "Diman" o della ex signora "Tonta", che oggi è la signora "Fonta".