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Curiosità. Anche la fede va in vacanza. Boom delle chiese da spiaggia

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Avreste mai pensato di ascoltare la messa in riva al mare tra bagnanti che passeggiano lungo la riva e bambini che costruiscono castelli di sabbia? Da oggi è possibile, perchè se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto. Questi sono tempi di crisi anche per la Chiesa, che ha visto drasticamente ridursi il numero dei fedeli nel corso degli ultimi anni ed ora sta cercando di ovviare, almeno in parte, al problema, portando la parola di Dio direttamente sul "campo", cioè nei luoghi più frequentati dalle nuove generazioni, ma non solo.

Il primo esempio di evangelizzazione da spiaggia risale al 2008 ed ha avuto come scenario il litorale del Poetto, a Cagliari, che ha deciso di trasferire in Italia una moda inglese ormai consolidata. La diffusione massiccia di questo nuovo trend si registra, però, soltanto quest'estate. Infatti, oltre al lido sardo, hanno aderito all'originale iniziativa ben 9 lidi: Marina di Ragusa, Palermo, Mondragone (CE), Fano, Pescara, Campomarino (CB), Riccione (RN), Ravenna e Bibione (VE).
Dimenticate panche di legno, altari in marmo e statue imponenti. La liturgia, almeno in spiaggia, si fa minimalista. E così, costruzioni solenni sono sostituite da gonfiabili colorati di gomma di 30 metri per 15, costruiti da un'azienda di Reano, in provincia di Torino, che produce mongolfiere. I gonfiabili si montano in poco più di un minuto ed hanno una capienza di circa 600 fedeli. In caso di una loro indisponibilità, si utilizzano le cabine, di solito adoperate per il cambio del costume, come sagrestia, e le tende per contenere l'altare. L'introduzione della messa da spiaggia si spiega con la volontà di diffondere la fede cattolica soprattutto tra i giovani, che considerano la Chiesa un'istituzione rigida e lontana dai reali problemi della gente. Lo scrittore Bruno Ballardini, analizzando la crisi attuale del cattolicesimo, ha parlato di "multinazionale in crisi profonda". La Chiesa, infatti, difficilmente riesce ad adeguarsi ai mutamenti della società, e questo ha determinato, negli anni, un calo dei fedeli, delle vocazioni e delle confessioni, ed un conseguente aumento dei movimenti religiosi autonomi.
Tra tanto tradizionalismo e difficoltà ad abbandonare le vecchie abitudini, c'è, però, chi si distingue e si impegna attivamente per cercare di risollevare le sorti di una fede che sembra ormai spenta. Accanto alla proposta delle chiese da spiaggia, che tanto ha fatto discutere i fedeli conservatori, c'è chi ha avanzato e realizzato altre due iniziative, sempre volte ad avvicinare la Chiesa ai più giovani. Si tratta di don Roberto Fiscer e di Don Andrea Brugnoli. Il primo, vice parroco di Arenzano (GE), è l'ideatore della prima "discoteca cristiana", allestita su una spiaggia nella diocesi di Genova. Scopo della proposta è quello di avvicinare i giovani del luogo, ma anche i turisti, alla fede. Don Roberto, che prima di prendere i voti per molti anni ha lavorato come dj sulle navi da crociera, è anche il compositore di alcune delle musiche che animano le serate danzanti e che sono rivolte ai ragazzi ed all'uso sconsiderato di fumo, alcool e droghe. Tra i brani, i più famosi sono: "Shake the devil off" (Scaccia via il diavoletto), "Gesù ti ama" e "Replay non ne ha". Don Andrea Brugnoli, invece, è un sacerdote diocesano di Verona che, per coinvolgere e motivare i giovani nella riscoperta del cristianesimo, si è fatto promotore di varie iniziative: "cene di evangelizzazione", l'Happy Hour dell'evangelizzazione con le Chiese aperte fino a tarda sera, i "Baywatch" della fede in spiaggia, "le fiaccole" nelle varie diocesi, e Holyween, per conoscere, imitare e diffondere le virtù dei santi.