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Irisbus. La questione valle Ufita arriva nel Consiglio Regionale

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NAPOLI - Un Consiglio regionale monotematico per il caso Irisbus. Lo ha chiesto con un ordine del giorno, che ha ottenuto ampia convergenza politico-istituzionale e approvato all'unanimità, il Consigliere regionale Ettore Zecchino a poche ore dalla sua partecipazione diretta al consiglio comunale congiunto dei Comuni della Valle dell'Ufita tenutosi nel pomeriggio di lunedì, nel contesto di un confronto ampio con i lavoratori e le forze sindacali interessati da questa nuova, delicatissima vertenza che rischia di privare l'Irpinia di un'altra fondamentale costola produttiva. Ettore Zecchino aveva già

presentato una interrogazione all'assessore Vetrella tempo fa denunciando i venti di smobilitazione che soffiavano sull'Irisbus di Flumeri. "La riunione di lunedì – ha dichiarato il Consigliere della DC – ha fatto segnare, grazie all'impostazione voluta dal Sindaco di Flumeri Giacobbe, un'inversione metodologica preziosa, perché ha coinvolto in pieno il territorio, le forze sociali e i lavoratori in un percorso condiviso, trasformando anche i momenti di tensione in energia positiva verso possibili soluzioni, di fronte ad una scelta gravissima ed incomprensibile che è stata invece calata dall'alto dai vertici Fiat senza minimamente rendere partecipe un territorio che all'azienda aveva saputo dare tantissimo in questi ultimi 30 anni. Non solo la Fiat ha fruito di incentivi e finanziamenti, ma anche del lavoro di una classe operaia che ha saputo garantire, probabilmente come altrove non è accaduto, una collaborazione piena, che non si è tirata mai indietro di fronte alle sfide della produzione, senza scioperi selvaggi o febbri calcistiche. Per questo pensiamo – ha aggiunto Zecchino – che la Fiat non possa sottrarsi al confronto e che la politica, dopo aver fatto autocritica, debba ora riappropriarsi del suo ruolo in difesa del territorio e correggere scelte apparentemente già segnate come questa. Il consiglio regionale monotematico, come già accaduto per Fincantieri e Pomigliano, è la strada giusta. Al Presidente Caldoro e agli assessori Nappi e Vetrella, così come in parlamento attraverso il sen. Viespoli, chiederemo con forza di porre la questione su un piano nazionale, impegnando il Governo, chiamato a dare risposte per il Sud e a favore dell'ambiente, con un tavolo esteso alla Fiat e alla Iveco". L'Irisbus è l'unica azienda in Italia a produrre autobus pubblici, che contribuiscono, in quanto alternativa all'uso dei mezzi privati, a ridurre l'inquinamento e l'impatto ambientale. "E' vero – osserva Zecchino – che non possiamo pensare di vivere di provvedimenti di "assistenza" ma è ancor più vero – rimarca – che non dobbiamo morire per assistere gli altri". Il riferimento è alle scelte di delocalizzazione di Irisbus che premiano non solo i Paesi a basso costo del lavoro, ma anche la Francia. "Per l'Irpinia, i mille e più posti di lavoro legati a Irisbus direttamente e attraverso il suo indotto equivalgono agli 10.000 di altre province più grandi della Campania. Il consiglio deve dunque dare risposte certe ed immediate – conclude Zecchino – anche nel rispetto di un principio di equità tra province e siamo fiduciosi che si potrà marciare tutti insieme verso una soluzione".