Cessione Irisbus. De Luca (PD) interroga il Governo. Chiede piani industriali certi

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FLUMERI (AV) - Caso Irisbus, Enzo De Luca incalza il Governo. Con un'interrogazione presentata stamane, il senatore del Partito Democratico ha chiesto al Presidente del Consiglio dei Minsitri e ai Ministri del Lavoro e dello Sviluppo "quali provvedimenti siano stati previsti per garantire ai lavoratori della Irisbus e alle loro famiglie una prospettiva di lavoro e dunque un futuro più stabili" e "se, come è giusto che avvenga in casi di tale delicatezza e come lo scrivente richiede esplicitamente, il Governo intende intervenire sul gruppo Fiat, magari anche mediante l'apertura di un tavolo
 
interministeriale, per valutare la possibilità di elaborare piani industriali certi e nuove missioni produttive per tutti gli stabilimenti in crisi, con particolare attenzione alle due aziende irpine Irisbus e Fma".
De Luca sottolinea che "la decisione della Fiat di cedere lo stabilimento della Irisbus per produrre autobus granturismo e componentistica per suv, alla "Itala spa" del gruppo "DR motor" ha suscitato viva preoccupazione per gli oltre settecento lavoratori impiegati nello stabilimento", puntualizzando che "anche negli altri stabilimenti del gruppo, localizzati in Irpinia, la preoccupazione resta alta, dopo le tensioni vissute nei mesi scorsi nella Fma (Fabbrica Motori Avellino) di Pratola Serra , dove i 1660 operai, ai quali vanno aggiunti i 330 della società "Ceva", che comunque lavora per lo stabilimento suddetto - colpiti da cassa integrazione - hanno organizzato presidi e cortei per protestare contro la Fiat e chiedere maggiori certezze sul proprio futuro".
"Ad oggi – prosegue il senatore del Pd nell'interrogazione - nonostante le reiterate richieste provenienti dal territorio, nessuna garanzia è stata assicurata e appare ancora lontana da risoluzione la vicenda degli operai. Tale stato di cose potrebbe innescare conseguenze drammatiche sul piano della tenuta sociale, con rischi altissimi di deriva specie in quelle aree, come la Campania e la Sicilia e, più in generale, le regioni del Mezzogiorno, maggiormente esposte alle infiltrazioni della criminalità organizzata".
Di qui, la richiesta inoltrata al Governo. "Bisogna intervenire subito - conclude De Luca - mi auguro che il Governo non sottovaluti questa emergenza che, se non risolta con piani a breve, medio e lungo termine rischia di degenerare in una crisi senza ritorno".