Al momento dell'accesso l'attività si presentava (solo apparentemente) come un internet point ma sin da subito poteva esser scoperto come il locale fosse in realtà adibito ad una vera e propria agenzia di raccolta scommesse, dotata di diverse postazioni internet tramite le quali era consentita l'effettuazione di giocate su eventi sportivi.
In termini riassuntivi l'intervento ha portato al sequestro di 4 postazioni per personal computer (di cui una con doppio monitor per la visualizzazione ai clienti delle giocate) e del locale ove era irregolarmente svolta l'attività di raccolta scommesse on-line, oltre ai diversi palinsesti di giocate relativi a scommesse e numerose ricevute di giocate.
Al termine del servizio il titolare dell'attività, identificato per tale C.D. (di anni 27), nato ad Avellino, veniva denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ariano Irpino per violazione della legge nr. 401/989 (articolo 4).
L'operazione, che costituisce una ulteriore "puntata" di quella che è stata denominata operazione BET, è destinata a concretizzarsi in ulteriori interventi a tutela del cittadino anche in relazione all'elevata pericolosità sociale che assume il fenomeno del gioco d'azzardo in relazione alla dipendenza provocata. In tale ambito sempre più stretta sarà la collaborazione avviata dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino con l'A.A.M.S. - Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (Ufficio Regionale Campania, sede di Napoli).