Avellino. Medicina estetica pagata dall'ASL. 6 arresti per truffa

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AVELLINO - Nella tarda serata di ieri, quale atto conclusivo di una complessa indagine condotta dalle Fiamme Gialle su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino, gli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria hanno proceduto alla notifica di sei ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti dirigenti, medici e paramedici in servizio presso l'Azienda Ospedaliera "San Giuseppe Moscati". L'articolata attività investigativa ha avuto origine agli inizi del 2007 ed è stata originata da diversi esposti nei quali un medico dirigente,

inserito nei quadri dell'importante nocosomio avellinese, aveva ipotizzato la sussistenza certificazioni ideologicamente e materialmente false. Nel corso del tempo i finanzieri hanno proceduto all'acquisizione di diverse centinaia di prove testimoniali che, unitamente ai riscontri documentali e tecnici rilevati dall'esame di quasi 10.000 cartelle cliniche e di altra documentazione sanitaria, hanno consentito di accertare le responsabilità di alcuni dirigenti, medici e personale paramedico per le ipotesi di peculato (articolo 314 del codice penale), di falso in atto pubblico (articolo 476 del codice penale), falso ideologico (articolo 479 del codice penale), di truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche (articolo 640 bis del codice penale) e truffa ai danni dello Stato (articolo 640 del codice penale).

Maggiormente nel dettaglio le indagini, corroborate nella parte più squisitamente tecnica dalle relazioni e dalle perizie di consulenti tecnici d'ufficio appositamente nominati dall'autorità giudiziaria, permettevano di evidenziare come, ad esempio, a fronte di interventi chirurgici di natura squisitamente estetica erano state fatte risultare patologie cliniche di maggiore gravità (oggetto di rimborso dal servizio sanitario nazionale), con discordanze sensibili anche rispetto alle reali durate dei ricoveri ed alla qualità degli stessi (ricoveri in regime ordinario anziché in day hospital) ovvero, in altre circostanze, con falsità attinenti la fase dell'analisi diagnostica.

Gli inconfutabili elementi di prova portavano alla ricostruzione di una vera e propria truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale, aggravata dalla produzione di documentazione ideologicamente e materialmente falsa.

Un ulteriore elemento di responsabilità era connesso alla finalità di conseguire i predeterminati obiettivi di produzione in modo da far risultare una efficienza del reparto maggiore rispetto a quella effettiva, con i conseguenti premi incentivanti.

Le indagini sono sfociate quindi nella configurazione, con diversa sfumatura, di condotte penalmente rilevanti per ben 22 soggetti fra dirigenti, medici e personale paramedico dell'Azienda Ospedaliera "San Giuseppe Moscati".

Per sei di tali responsabili erano ritenuti sussistenti gli estremi per l'adozione di specifiche misure restrittive concesse dal G.I.P. di Avellino nella forma dell'ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari.

Le ordinanze venivano consegnate per l'esecuzione nella giornata di ieri e ad esse veniva data immediata esecuzione mediante al notifica ai sei destinatari che, in particolare, si identificano nei seguenti soggetti: D.M.R. (di anni 43), nato a Montoro Superiore (AV) ed ivi residente; I.C. (di anni 48), nato a San Leucio del Sannio (BN) ed ivi residente; C.V. (di anni 55), nato ad Avella (AV) e residente in Avellino; C.F. (di anni 61), nato a Roma ed ivi residente; N.C. (di anni 61), nato ad Avellino ed ivi residente; G.M. (di anni 63), nata ad Avellino ed ivi residente.

Dopo le formalità di rito connesse alla notifica dei provvedimenti restrittivi (uno dei destinatari si trovava fuori regione ed era raggiunto nella notte da una pattuglia del Nucleo Polizia Tributaria di Avellino), i sei responsabili venivano accompagnati presso i rispettivi domicili ove permanevano a disposizione dell'autorità giudiziaria in vista del loro prossimo interrogatorio.