Ariano. Da tre province alla nuova Regione. Venerdì il dibattito

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ARIANO IRPINO (AV) - Viespoli, Cirielli, Zecchino, Ariano Irpino diventa laboratorio dei nuovi scenari politico-istituzionali. E' qui che può nascere la Regione del futuro. Il lento cammino può cominciare venerdì 10 giugno con l'incontro-dibattito sul tema "Dialogo tra province per una nuova idea di Regione: se la periferia diventa il centro..." organizzato dalla Fondazione Europa Popolare all'auditorium comunale con inizio degli interventi alle ore 17 e 30. I fatti della cronaca, dalla questione rifiuti, alla sanità, alle scelte strategiche sulle grandi infrastrutture da realizzarsi,

ci consegnano una Regione attraversata da una contraddizione sempre più marcata, che vede le aree interne sempre più bisognose di attenzione e di sviluppo e un sistema di potere sempre più napolicentrico. Ad Ariano si incontreranno rappresentanti dell'Irpinia, del Sannio e della Provincia di Salerno per discutere di come superare questo squilibrio e ribaltare l'ottica dominante riportando le periferie al centro dell'azione politica e di governo del territorio. Come? Ne ragioneranno insieme, coordinati dal Consigliere regionale Ettore Zecchino, il saggista Giuseppe Corona, il sen. Salvatore Lauro, presidente di Roma Neapolis, il sen. Pasquale Viespoli, ex viceMinistro e voce autorevole del beneventano, l'on. Edmondo Cirielli, Presidente della Provincia di Salerno e presidente del Commissione Difesa della Camera dei Deputati.
Dal dibattito, aperto al contributo di un parterre che si annuncia molto qualificato, potrà emergere una visione politica condivisa del futuro istituzionale delle aree interne accomunate da un crescente deficit di attenzione da parte della Regione Campania.
"Sarà un'occasione preziosa - osserva il consigliere regionale Ettore Zecchino - per avviare un confronto di prospettive e cercare insieme risposte e percorsi possibili per dare ai nostri territori la certezza di un futuro, dove risorse, servizi e crescita economica non siano delle concessioni dall'alto, ma il frutto di un lavoro quotidiano incentrato sui bisogni e le potenzialità della nostra gente".