Ariano. Cassonetti in strada, quando la programmazione è un sogno

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Ariano Irpino (AV) - Un comitato civico spontaneo raccoglie firme per chiedere la regolarizzazione della raccolta dei rifiuti. Accade in corso Vittorio Emanuele, bivio di San Liberatore. Dove i residenti denunciato uno stato di semiabbandono dei cassonetti per la raccolta diffeenziata. "Ci è gunta una richiesta dei residenti per chiedere la regolarizzazione della situazione - spiega Anselmo La Manna del comitato di tutela del territorio. Nella zona si registra una situazione anomala. I cassonetti sono posizionati a ridosso di alcune proprietà private e creano

più di qualche problema. Spesso e volentieri i rifiuti finiscono nelle proprietà private, mentre i cassonetti, posizionati male, hanno danneggiato le recinzioni delle aree private". Ma i disagi non si fermano qui. In molti casi l'area è diventata un luogo dove si smaltiscono rifiuti di ogni genere, e non solo quelli previsti dai cassonetti della differenzata. "Per noi sono evidenti le violazioni della normativa - continua La Manna -. Prima di tutto ci troviamo in un incrocio, in forte pendenza". I firmatari della petizione segnalano anche che i cassonetti rappresentano un impedimento della visuale agli automobilisti, in un luogo critico per il traffico. In più l'area, al momento del ritiro dei rifiuti, dovrebbe essere pulita e questo non avviene. Quella delle aree urbane adibite alla raccolta differenziata è una problematica annosa per Ariano ma anche per i comuni limitrofi. Non risultano, allo stato attuale, dei piani seri per la loro collocazione. Questa sarebbe faccenda da Piano Urbanistico, chissà se è stata affrontata nella stesione recente dello strumento edilizio?. Un approccio serio, alla problematica, infatti, prevederebbe uno studio degli abitanti residenti, con una stima di produzione di rifiuti, che porta ad un dimensionamento delle aree da adibire ad ospitare i cassonetti. Altro punto è quello della creazione, sulla base delle esigenze reali, di piccole aree attrezzate, possibilmente videosorvegliate, che siano inserite nel contesto urbanistico e non siano d'intralcio alla circolazione ed alla popolazione. anche perché, oggettivamene, i cassonetti posizionati in ordine sparso non danno una bella immagine di sé.