• Irpino.It
  • Home
  • Politica
  • Attualità
  • Cultura
  • Cronaca
  • Città
  • Territori
  • Sport
  • Multimedia
  • Speciali

Ven03292024

Last updateVen, 15 Gen 2016 10pm

Font Size

SCREEN

Profile

Layout

Menu Style

Cpanel

Feed

Back Sei qui: Home Attualità Tutte le Notizie Campania Ospedale di Ariano. Cusano accusa, Florio rilancia e tira in ballo la Regione

Ospedale di Ariano. Cusano accusa, Florio rilancia e tira in ballo la Regione

ariano_ospedale_frontale_185x115
generoso_cusano_pdl_185x115
sergio_florio_185x115
ARIANO IRPINO (AV) - Se non è una polemica a distanza , poco ci manca. L'assessore provinciale ai LL. PP., Generoso Cusano individua nel commissario dell'ASL AV 1, Sergio Florio, il responsabile del mancato rilancio dell'ospedale di Ariano. Infatti sostiene in una nota: "L'organizzazione del servizio ospedaliero in provincia di Avellino resta una delle emergenze più acute per il nostro territorio. In questi lunghi mesi di decisioni e dibattiti, soprattutto alla luce del ridimensionamento delle strutture dell'Alta Irpinia, un velato silenzio

sembra voler coprire proprio un depotenziamento dell'ospedale di Ariano Irpino. La struttura arianese, almeno sulla carta, dovrebbe essere un dipartimento d'emergenza e accettazione di secondo livello, assicurando funzioni di più alta qualificazione legate all'emergenza. Purtroppo la condizione che attualmente si registra nella struttura, non sembra adempiere alle funzioni accreditategli, tra l'altro confermate nel piano regionale di riorganizzazione del sistema sanitario. Voglio sollevare la questione non solo come rappresentate delle istituzioni ma anche come cittadino arianese che vive quotidianamente una realtà spesso ricordata solo per subire scelte alquanto infelici. Il bacino di utenza che gravita intorno all'ospedale di Ariano Irpino – aggiunge l'assessore Cusano - resta così considerevole da non poterci assolutamente consentire di abbassare l'attenzione sul suo funzionamento. Rassicurazioni sono giunte dal Commissario Florio in questi mesi, tra l'altro ribadite con forza durante una visita ufficiale ad Ariano Irpino avvenuta a novembre. Allo stesso tempo dobbiamo registrare, a distanza di mesi, una stasi che preoccupa molto rispetto al futuro della struttura arianese. Rafforzamento del personale e risonanza magnetica restano ancora azioni da concretizzare affinchè, tra l'altro, si possa realmente parlare di ospedale di secondo livello. Alla luce di quanto avvenuto per le strutture dell'Alta Irpinia, l'ospedale di Ariano Irpino dovrebbe assumere un ruolo di riferimento per una vasta area della provincia. Ma quanto sta accadendo sembra voler mettere in seria difficoltà la salute dei nostri cittadini, verso una strada completamente opposta. Giustamente c'è la massima attenzione per il problema rifiuti – conclude Cusano -, soprattutto se dovesse nuovamente toccare il nostro territorio, ma politicamente non ci possiamo consentire questo silenzio sulla questione sanità. La mia vuole essere una forte presa di posizione politica, affinchè si ritorni a discutere di una questione così delicata per i nostri cittadini. La riorganizzazione della sanità non può essere semplicemente un concetto burocratico, astratto. Per questo invito il Commissario Florio, la struttura ospedaliera di Ariano Irpino, a promuovere insieme un incontro per mettere in campo tutte le azioni utili per un reale potenziamento del plesso arianese". Immediata la risposta di Florio. "Conosco bene -precisa - la realtà dell'ospedale di Ariano. Effettivamente ha bisogno di nuove attrezzature tecnologiche e di personale, tra cui anche di primari. Ma se dalla Regione, a cui è ben chiara la situazione, non mi arrivano risorse adeguate, non si possono nè acquistare nuove attrezzature, nè indire i concorsi. La politica deve decidere cosa fare. Gli ospedali funzionano bene se messi in condizione di svolgere bene il proprio ruolo. Senza investimenti e nuove assunzioni non si può fare molto di più. Insomma, Cusano probabilmente avrebbe dovuto inviare la stessa nota anche agli esponenti del suo partito che governano la Regione".