Ariano. Esercizi commerciali. D'Amato getta acqua sul fuoco ma la politica è latitante

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ARIANO IRPINO (AV) - Sulle contestazioni del Consorzio Ariano Centro Storico immediata arriva la replica dell'assessore Manfredi D'Amato. "Non ci sono scelte definitive, ma solo provvedimenti che riguardano le fiere - dice D'Amato-. Con i commercianti va avanti il confronto. Tra non molto ci saranno decisioni in merito a orari, sito del mercato settimanale, traffico e piano parcheggi". Insomma il centro storico è sempre più agonizzante e sembrano non bastare i provvedimenti tampone. Occorre una nuova visione completamente diversa dal passato.

Ormai tutti i centri storici d'Italia, che hanno attraversato prima di Ariano la crisi, hanno modificato la loro vocazione. Troppe cattive abitudini, troppi personalismi, troppe soluzioni di comodo rischiano di mettere a repentaglio la sopravvivenza stessa del centro storico di Ariano. Occorrono scelte coraggiose: prima fra tutte la intendizione al traffico non residente. Il rilancio può passare solo attraverso la vivibilità e questa non è compatibile con le auto che sfrecciano da tutte le parti. Occorrono soluzioni moderne: navette elettriche per gli spostamenti interni all'area pedonale, anche gratuite. Piano del commercio che preveda insediamenti di attività commerciali legate al passeggio. Soluzione della questione del Giorgione. Capire la vocazione del centro storico, che potrebbe essere un Centro Commerciale a cielo aperto. Definire modalità di utilizzo dei musei. Non basta aprirli per la settimana della cultura, devono essere aperti sempre. Definire campagne di marketing territoriale per la promozione dell'immagine della città come una città del turismo. Operazioni che, nonostante la buona volontà dell'assessore D'Amato, sembrano non appartenere alla classe dirigente che sembra avere interessi altrove.