Benevento. Discarica. AltraBenevento attacca, Aceto rilancia

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BENEVENTO - «Nel gran calderone dei rifiuti è facile fare confusione, magari con il solo scopo di trovare un po' di spazio sui giornali. E' accaduto alla rappresentante di "AltraBenevento", Sandra Sandrucci, che fa finta di non conoscere l'azione costantemente svolta dalla Provincia di Benevento in relazione alla discarica di Sant'Arcangelo Trimonte - dichiara Gianluca Aceto -. L'ubicazione del sito fu decisa nel 2007 e i conferimenti iniziarono alla fine di giugno del 2008. La giunta Cimitile si era insediata da poche settimane".

"Secondo le singolari osservazioni della Sandrucci, dal 1° gennaio del 2010 la Provincia avrebbe dovuto chiudere la discarica e aprire, simultaneamente, un nuovo sito. Roba da barzellette, non solo per l'impossibilità materiale dell'operazione: lo capirebbe anche un bambino. Ma anche perchè aprire una discarica vuol dire sostanzialmente: 1) trovare il sito adatto; 2) spendere un mucchio di soldi per attrezzarlo. Ebbene, da AltraBenevento nessuna idea è venuta per risolvere i due punti. Alla meritoria associazione beneventana, inoltre, voglio ricordare che ogni costo del servizio si scarica automaticamente sulla tassa rifiuti cioè sui cittadini. Troppo facile fare le maestrine sulla stampa, parlando di ambiente e altri nobili argomenti. Altrettanto facile cadere in palese contraddizione: Altrabenevento da un lato dice di voler tutelare i contribuenti del capoluogo, oberati dalla TARSU, e poi avanza proposte talmente onerose che comporterebbero il raddoppio della stessa tassa a discapito di tutti i sanniti. Viene da chiedersi da che parte stia Sandra Sandrucci e, soprattutto, se queste precisazioni serviranno a chiarirle un po' le idee.»