ARIANO. La CISL dal Giudice ed alla corte dei conti contro l'Amministrazione

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ARIANO IRPINO (AV) - Continua il braccio di ferro tra la la CISL e gli amministratori comunali. L'organizzazione sindacale non ci sta. "Non si può fare a meno di prendere atto che l'Amministrazione Comunale (quella che ha delegato il Segretario Comunale a conciliare favorevolmente alla richiesta della CISL?) tenta di arrampicarsi sugli specchi", - afferma De Padua - facendo finta di non comprendere le richieste della CISL o, forse, non comprendendo quali siano. A questo punto è opportuno chiarire per l'ennesima volta i fatti.

Il problema della mancata sottoscrizione del Contratto Collettivo Integrativo presso il Comune di Ariano Irpino da parte della CISL è superato e non riguarda più un confronto tra la CISL FPS e l'Amministrazione Comunale di Ariano Irpino: il problema riguarderà la Corte dei Conti e il Giudice del Lavoro a cui la CISL FPS ha deciso di rivolgersi". Intanto il rappresentante sindacale chiarisca quelle che ritiene imprecisioni contenute nella replica dell'Amministrazione. L'Amministrazione afferma che "ispira il proprio modo di operare ad un principio di civiltà giuridica...e non su pretestuose, strumentali ed infondate pretese economiche". 
De Padua ricorda che la dott.ssa Ninfadoro, responsabile affari giuridici del personale del Comune di Ariano Irpino, unica incaricata ed individuata ad esprimere pareri sulla corretta costituzione del fondo, con nota del 13 luglio 2010, indirizzata alla Giunta Comunale, al Sindaco, al Dirigente Area Finanziaria e alla CISL FPS confermava la validità della richiesta della CISL FPS e proponeva di "far confluire nel fondo per le risorse decentrate... la somma già utilizzata a carico del bilancio per il pagamento...". La dott.ssa conferma quindi che il Fondo va integrato e costituito, così come affermato dalla CISL. "Che anche la dott.ssa Ninfadoro operi in modo da avvalorare pretese economiche "pretestuose, strumentali ed infondate"? - si chiede De Padua - Sul richiamo a "rispettare le regole" non si comprende quali regole vengano invocate; non certo quelle delle leggi e dei contratti (vedi delegazione del 3 febbraio 2010). Forse sono regole "dettate dal cuore", regole che non vedono di buon occhio una Organizzazione che fa Sindacato e non risponde ai desideri di qualcuno, regole che non includono che una Organizzazione Sindacale si adoperi per la corretta applicazione delle norme e dei contratti e scelga di fare gli interessi dei lavoratori".
Per quanto riguarda le regole, quelle vere, la CISL per vederle osservate è costretta a rivolgersi al Giudice del Lavoro. Secondo il sindacato, non merita, invece, risposta l'affermazione "come possa la CISL salvaguardare i diritti dei lavoratori senza rispettare le regole giuridiche riportate nel contratto di categoria". 
"Chi afferma ciò non conosce il Contratto di categoria, non conosce le leggi, ignora i verbali sottoscritti in delegazione trattante - dice De Padua -. Chi afferma ciò è sicuramente un cieco e un sordo, un cieco e un sordo interessato a sembrar tale; è qualcuno che si giustifica con il suo stato di cieco e sordo, per fregarsi di tutti e di tutto, ignorando completamente tutti i problemi attuali. Per quanto riguarda la seduta del 3 febbraio 2011, è stata convocata per non discutere di nulla (basta leggere la nota del segretario comunale prot. n. 836 del 25 gennaio 2011). Infine, considerato che qualcuno spera ancora di confondere le cose, si coglie l'occasione per chiarire, si spera definitivamente, che:
1. Per quanto riguarda la mancata sottoscrizione del Contratto Integrativo, la CISL ha deciso, anche perché delegata da quasi tutti i dipendenti comunali, di rivolgersi al Giudice del Lavoro, alla Corte dei Conti e di denunciare l'Amministrazione Comunale per attività antisindacale.

 

2. Sulle regole e "sul rispetto delle regole giuridiche riportate nel contratto di categoria" la risposta è sempre la stessa: delegazione trattante del 3 febbraio 2011. Il Presidente dott. Lissa, invitato (nel rispetto delle regole giuridiche riportate nel contratto di categoria, negli accordi quadri e nelle leggi), alla verifica del tavolo, ha ignorato l'invito e le regole.
3. "Sui vantaggi derivati dalla sottoscrizione del contratto", si trattava di poca cosa da distribuire fra 113 dipendenti spalmati per 6 anni; nulla in ogni caso che i lavoratori non conoscessero e non conoscano.
4. Su tutta la questione, la CISL non avanza ipotesi, ma è in grado di documentare ogni passaggio e ogni circostanza.
5. La CISL è dal 6 settembre 2010 che chiede al Presidente, dott. Lissa, la convocazione della delegazione trattante per discutere di produttività, progetti incentivanti, sicurezza, carenza di Vigili Urbani, servizio spazzamento, locali utilizzati dai netturbini, mancanza di locali per gli addetti al servizio ausiliario, rideterminazione della Dotazione Organica, mancata tutela delle professionalità esistenti nel Comune di Ariano Irpino (questi sono solo alcuni degli argomenti urgenti da trattare). Sono trascorsi solo poco più di sei mesi, chi è sordo e cieco ha tempi lunghi e non si crea il problema di affrontare i problemi, continua a rinviare la convocazione della delegazione trattante.

 

In conclusione, la CISL ribadisce di volere al più presto la delegazione trattante. I problemi che urgono sono tanti e seri. E' quindi indispensabile affrontarli, senza perdere ulteriore tempo in sterili confronti attraverso comunicati stampa".