Ariano. La Vita agli assessori: restituite i soldi che avete donato all'AIR Scandone

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ARIANO IRPINO (AV) - La giunta comunale assegna un contributo straordinario di 3.300 euro all'Air Scandone Avellino e si scatena la polemica. Per il consigliere comunale socialista, Giovanni La Vita, è stato commesso un grave errore, anche perchè il Comune rischia il dissesto finanziario. Per questo motivo ha indirizzato una lettera alla Corte dei Conti, al consiglio comunale, al collegio dei revisori con l'obiettivo di far restituire agli assessori la citata somma nelle casse comunali. 

Secondo La Vita,"la società destinataria del contributo non rientra affatto tra quelle che perseguono obiettivi senza fini di lucro, ovvero tra quelle contemplate nel vigente regolamento per la concessione di contributi nel'ambito sportivo". "Ciò nondimeno - spiega La Vita - il responsabile del settore ha posto in liquidazione il contributo con determina, invocando l'applicazione del regolamento, travisandone clamorosamente il senso interpretativo, dal momento che detto contributo straordinario può essere concesso dall'ente in aggiunta a quelli già erogati alle società che rispondono ai requisiti previsti dall'art.2 del regolamento e quindi sicuramente "no" all'Air Scandone. Oltre alla falsa applicazione del regolamento, e fermo restando che il patrimonio sportivo dell'Air va salvaguardato, ma non con i soldi di un ente che rischia il dissesto finanziario, è il caso di sottoporre agli enti indicati la richiesta di rimettere nella casse comunali le somme irregolarmente erogate alla società professionistica da parte dei componenti dell'organo esecutivo, evitando il giudizio per danno erariale che si prefigura sulla base della corretta disamina degli atti che andranno al vaglio della magistratura contabile". mA C'è DI PIù. "In aggiunta bisogna rilevare- conclude La Vita- che a causa delle ristrettezze economiche le società sportive dilettantistiche e le associazioni territoriali di volontariato che fanno prevenzione in materia di devianza giovanile, non hanno percepito alcun contributo per l'anno 2009-2010 e si trovano gravate dalle difficoltà di corrispondere gli arretrati delle rette per l'utilizzo degli impianti sportivi. La spinta a salvare queste società che costituiscono una vera barriera di contrasto ai fenomeni di devianza e di microcriminalità giovanile non viene sostenuta dagli amministratori, mentre si continuano a dilapidare risorse pubbliche che dovrebbero avere altro fine in questa particolare congiuntura" Al momento non si segnalano prese di posizione della Giunta. Potrebbero arrivare in giornata.