Aggredisce la madre e la manda all'ospedale. Arrestato 40enne

carabinieri_atriplada_185x115
ATRIPALDA (AV) - Verso le ore 20.30 di ieri 09 febbraio 2011, una cittadina di Largo Annunziata ad Atripalda, ha avvertito telefonicamente i Carabinieri del locale Comando Stazione, riferendo loro che sentiva delle forti urla provenire dall'abitazione vicina alla sua. Prontamente, i militari della Stazione, che già stavano disimpegnando un servizio perlustrativo esterno, si sono recati nell'abitazione in argomento, 

peraltro già ben nota ai militari per gli svariati interventi già in passato eseguiti presso quella famiglia a seguito delle continue aggressioni che il figlio pone in essere nei confronti dei familiari.
Bussato alla porta dell'abitazione, i militari venivano accolti dalla donna che stava urlando, la quale, visibilmente agitata e con un livido sull'occhio destro, riferiva di essere stata aggredita e picchiata nuovamente dal figlio. Entrati nell'abitazione, i carabinieri hanno visto una casa messa a soqquadro, con porte staccate dai cardini e sfondate, schegge di piatti, pasta cotta disseminata dappertutto. Addirittura anche davanti ai militari, il figlio continuava ad aggredire verbalmente la madre, accusandola che il litigio era nato per causa sua, provando ad avventarsi di nuovo contro di questa e colpirla con nuovi schiaffi al volto.
Alla vista di ciò, i militari hanno provveduto a bloccare l'aggressore e richiedere l'intervento sul posto dei rinforzi della stazione e del personale medico del 118, che diagnosticavano alla donna un trauma cranico e addominale, con ecchimosi diffuse (alcune di qualche giorno addietro), disponendone il ricovero al Landolfi con una prognosi iniziale di ben 20 giorni.
Il figlio, I.G., classe 1970, già denunciato solo 3 giorni fa' per l'incendio della porta dell'artigiano di Atripalda, è stato invece accompagnato presso quel comando Arma ove, al termine degli accertamenti, è stato tratto in arresto per il reato di maltrattamenti in famiglia e scortato al carcere di Bellizzi Irpino, per rimanervi a disposizione dell'autorità giudiziaria avellinese.