Ariano. Maggio: nel PDL la base non viene mai ascoltata. Decidono in pochi

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ARIANO IRPINO (AV) - La fibrillazione provinciale si riflette anche nel partito della seconda città della Provincia. "Siamo al solito difetto del PDL oggi, prima Forza Italia - dice Mario Maggio, iscritto al PDL di Ariano -. Si vedono il coordinatore, il capogruppo consigliare e pochi altri, per prendere le decisioni. La base non viene mai interpellata. Gli atti no vengono fuori da decisioni collegiali,

questo perché il partito è amministrato sempre dalle stesse persone che non sono state scelte dalla base. Qui non si tratta di togliere degli uomini e metterne degli altri, ma di cambiare radicalmente il modo di fare del partito. Occorre il cambiamento dei modi di gestione. La base del partito non viene mai interpellata eppure ci sono tante persone che non hanno ruoli attivi in politica ma vorrebbero dare il loro contributo. Ad Ariano si parla di Paolo Graziano come nuovo coordinatore ma non ci sono mai state convocazioni della base. Siamo in tanti a voler sapere cosa fa il consigliere provinciale Gelormini. Ad Ariano ci sono rotture interne al partito che impediscono la gestione partecipata".