Asimotoshow 2011. Il centenario della Benelli con piloti e moto

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Varano de' Melegari (PR) - La rievocazione del Centenario di fondazione della Benelli sarà uno degli eventi più importanti della 10° edizione dell'ASIMOTOSHOW. Che verrà celebrato con la presenza di preziose motociclette e famosi piloti grazie alla collaborazione del Registro Storico Benelli. Saranno sotto gli occhi del pubblico le Benelli da Gran Premio 250 e 350 di Renzo Pasolini e le 350-500 di Jarno Saarinen. 

Saranno inoltre presenti tutti i modelli che hanno segnato i vari momenti della vita a volte non facile della Casa di Pesaro. A fare da "padrino" il pilota Kelvin "Kel" Carruthers che fu Campione del Mondo nel 1969 con la 250 pesarese. Sono inoltre attesi alla festa Benelli piloti "di casa" quali Paolo Campanelli, Silvio Grassetti ed Eugenio Lazzarini.
Uomini e mezzi che hanno scritto la storia della Marca, una storia iniziata nel 1911 grazie al buonsenso della Signora Teresa Boni Benelli, vedova da quattro anni, che si poneva il compito di assicurare un futuro ai sei figli, Giuseppe, Giovanni, Francesco, Filippo, Domenico Antonio e Tonino, che manifestavano scarsa attitudine alla conduzione del fondo agricolo paterno.
Erano infatti più portati alla meccanica. Con il ricavato della vendita della proprietà, fu realizzata una piccola officina nel fabbricato annesso all'abitazione. I figli maggiori, Giuseppe e Giovanni, avevano già terminato gli studi presso l'istituto tecnico Montani di Fermo e in breve tempo l'officina iniziò a funzionare, eseguendo riparazioni e realizzando pezzi di ricambio.
A quei tempi erano pochi i veicoli a motore circolanti e per incrementare gli introiti, venivano eseguite varie lavorazioni, tornitura delle canne per fucili da caccia, pezzi di precisione per motori d'aviazione, sistemi di puntamento per artiglieria. Il funzionamento dell'azienda fu reso difficile dall'inizio della prima guerra mondiale e nel 1916, da un violento terremoto che rese inagibile l'officina e l'abitazione. Ma la signora Teresa, con l'aiuto dei parenti trovò una nuova sistemazione che consentì di riprendere l'attività.
Sin dal 1910 i fratelli pensarono alla progettazione di un motore tutto loro, con il quale equipaggiare una motocicletta. L'opera, durò otto anni e diede origine ad un motore a due tempi di 75 cc che venne esposto alla 1ª Fiera campionaria di Milano del 1920, ottenendo lusinghiere critiche. Successivamente maggiorato a 98 cc, il motore equipaggiò nel 1921 il primo motociclo prodotto dalla Benelli. Questa moto, modificata per le competizioni, cominciò a gareggiare nel 1923 pilotata da Antonio Benelli, detto "Tonino" l'ultimo nato. Tonino fu Campione Italiano nel 1927, 1928, 1930 e 1931, guidando nei primi tre anni la 175 monoalbero e nel 1931 la Benelli 175 bialbero. Tonino dovette interrompere la carriera di pilota nel 1932 a causa di un incidente, ma le Benelli continuarono a vincere, conquistando nel 1939 il prestigioso Tourist Trophy. Vittoria bissata nel 1950, quando Dario Ambrosini con la 250 si laurea Campione del Mondo, il primo mondiale della Casa. Nel 1969 sarà Kelvin "Kel" Carruthers ad aggiudicarsi il secondo Mondiale per la Benelli.

LA STORIA - Giuseppe Benelli, si stacca nel 1949 dall'azienda e fonda la MotoBi che ottiene un notevole successo. Dopo la sua morte nel 1957, gli eredi trovano un accordo e la MotoBi si fonde con la Benelli, pur rimanendo attiva come marchio. Alla fine degli anni sessanta l' invasione dei marchi giapponesi si fa insostenibile e l'azienda inizia un rapido declino, cui i fratelli Marco e Paolo Benelli, figli di Tonino, tentano di arginare con investimenti nel campo sportivo e la progettazione di nuovi motori bicilindrici a due tempi.
Nel 1972 gli eredi Benelli vendono l'azienda ad Alejandro de Tomaso. Nasce in questo periodo la Benelli 750 Sei con il suo motore a sei cilindri in linea, primo al mondo su una moto stradale. Venendo alla storia più recente si registra un altro salvataggio che vede protagonisti Giancarlo Selci nel 1989 e Andrea Merloni nel 1995 , mentre nel settembre 2005, l'azienda viene rilevata dalla cinese Qianjiang Group Co. Ltd.

I CAMPIONI 
Dario Ambrosini – Cesena 7 marzo 1918 - Albi 14 luglio 1951 Comincia correre nel 1939 al Circuito di Verona che vince su Benelli 250 con la quale nello stesso anno trionfa a Roma, Terni e Spoleto. Passa alla Moto Guzzi nella stagione 1940, e resta a Mandello sino al 1947. Poi ritorna a Pesaro e con la 250 anteguerra aggiornata vince a Cesena, Lugano, al Gran Premio di Svizzera a Ginevra e in altre gare.
Nel 1949 nasce il Motomondiale e Ambrosini secondo in Svizzera, vince il Gran Premio delle Nazioni a Monza, terminando l'annata al secondo posto dietro a Bruno Ruffo. Nel 1950, Ambrosini conquista il mondiale, vincendo tre delle quattro gare in programma, tra cui il Tourist Trophy. Nella stagione successiva Ambrosini vince la gara inaugurale al Bremgarten (Svizzera) ed è secondo al TT. Per la terza gara della stagione, il GP di Francia sul circuito di Albi, gli viene affidata una nuova versione della 250 con sospensioni telescopiche. Durante le prove l'alfiere della Benelli perde la vita.

Kelvin "Kel" Carruthers – nato a Sydney il 3 gennaio 1938 - Figlio di un concessionario di moto, Carruthers, pluricampione australiano, emigra in Europa nel 1966 per correre nel Motomondiale, dapprima da privato, e poi come pilota ufficiale Aermacchi (3° nel mondiale 1968). I piazzamenti ottenuti lo portarono all'attenzione della Benelli e con la 250 quattro cilindri pesarese sarà Campione del Mondo nel 1969. In quell'anno non fu il pilota che conquistò il maggior numero di punti, ne fece segnare 103 contro i 108 di Kent Andersson, ma per la regola degli scarti dei peggiori punteggi gliene rimasero 89 contro gli 84 dell'avversario.
Inizia la stagione '70, con la Benelli e la finisce con la Yamaha, terminando al secondo sia nella 250 che nella 350. Carruthers lascia dopo quella stagione il Motomondiale per correre in America, terminando la carriera nel 1973. Diviene team manager della Yamaha USA e lancia Kenny Roberts, nel Mondiale. Nei cinque anni di partecipazione ha gareggiato in tutte le classi dalla 125 alla 500; partecipando a 56 GP vincendone 7 sempre con la 250, sale 22 volte sul podio. Carruthers per i suoi meriti sportivi è stato inserito nel 1985 nello Sport Australia Hall of Fame e nel 1999, nella Motorcycle Hall of Fame.

Gli altri Piloti Benelli presenti all'ASIMOTOSHOW
Eugenio Lazzarini è nato ad Urbino il 25 marzo 1945 uno dei piloti più premiati avendo vinto 3 Mondiali 27 Gran Premi e conquistato ben 81 podi su 132 Gran Premi disputati, una media di oltre il 60%. La sua carriera nel motomondiale inizia nel 1969 disputando 2 Gran Premi con la Morbidelli classe 50 e uno con la Benelli classe 250. Nel 1973 vince il suo primo Gran Premio in Olanda con la Maico classe 125. Lazzarini dal 1975 gareggia regolarmente sia in classe 50 che 125, solo negli anni 1981 e l'ultimo 1984 si dedicherà alla sola 125. Nel 1975 vince il suo primo Gran Premio nella classe 50 in Svezia su una Piovaticci. Nel 1978 corona il suo sogno aggiudicandosi il Campionato 125 in sella alla MBA, vincendo 4 corse su le 10 disputate. Si ripete l'anno successivo 1979 nella classe 50 su Kreidler, 5 vittorie su 5 gare, nella stessa classe nel 1980, arrivando primo su 2 gran premi dei 6 disputati è ancora primo, vincendo così il suo ultimo mondiale in sella ad una Iprem, moto costruita dall'amico Guido Mancini. Continuerà la sua carriera fino al 1984. Nel 2003 il Presidente Ciampi gli conferì l'onorificenza di Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italian e con lui ad altri campioni mondiali quali Giacomo Agostini, Pier Paolo Bianchi, Bruno Ruffo e Carlo Ubbiali.
Silvio Grassetti è nato a Montecchio ( Pesaro) il 24 febbraio 1936. Inizia la carriera in sella ad una Benelli nel 1956. Dopo due anni da privato, venne ingaggiato come pilota ufficiale dalla casa pesarese, per competere nel Campionato Italiano, nel 1961 giunge al secondo posto alle spalle di Tarquinio Provini e debutta nel mondiale. Nel '61 corre con la Benelli in 250 e 350, mentre nel 63 solo in 350. Ritorna alla Benelli negli anni 67 e 68 sempre nella 350. 

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