MONTECALVO. RUCCIO E MOBILIA VOTANO CONTRO. SONO ALL'OPPOSIZIONE?

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Montecalvo Irpino (AV) – Si è svolto il consiglio comunale. All'ordine del giorno c'era la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi di verifica e di salvaguardia degli equilibri di bilancio in uno con l'assestamento generale per l'esercizio finanziario dell'anno 2012. Una seduta tecnica che serve a confermare o, eventualmente a variare, le condizioni approvate con il bilancio preventivo. "A Montecalvo non sono cambiate le condizioni – spiega Antonio Cavotta, capogruppo della Campana -. Quindi abbiamo provveduto a confermare quanto già stabilito nel bilancio preventivo". Alla votazione ci

sono stati 10 voti favorevoli e 7 contrari. Con i 5 dell'opposizione appartenenti al gruppo di Unione Popolare, si sono schierati anche i due del gruppo "Indipendente" formato da Franchina Mobilia e Giuseppe Ruccio. Con questa votazione i due fuoriusciti dalla maggioranza che sostiene Carlo Pizzillo si sono sostanzialmente posizionati all'opposizione. Alla seduta di approvazione del bilancio non parteciparono alla votazione mentre questa volta sono passati al voto contrario. In aula i due non hanno fatto dichiarazioni politiche, ma nella dichiarazione di voto hanno detto di non condividere più la parte programmatica del bilancio. E' chiaro che si tratta di una dichiarazione che li porta direttamente nei banchi della minoranza. Il Bilancio, infatti, è l'unico provvedimento tecnico obbligatorio per un'amministrazione, la sua mancata approvazione, infatti, determina automaticamente lo scioglimento. E', per così dire, l'unico ostacolo tecnico che un sindaco ha per il prosieguo della suo mandato. Ed è l'unico strumento che il consiglio comunale ha, otre alla sfiducia, per mandare a casa un sindaco. Non condividerlo, quindi, vuol dire dissociarsi dalle linee del sindaco. Molti si aspettavano una dichiarazione politica dei due che, invece, non è arrivata. Intanto in paese circolano molti veleni che scaturiscono dal contrasto politico. E' sempre più evidente che Mobilia e Ruccio puntano al loro elettorato di provenienza: la sinistra estrema.