De Luca: sulle ecomafie sono stati accumulati ritardi in tutto il Paese

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ROMA - Il senatore del PD, vice presidente della commissione bicamerale d'inchiesta sulle ecomafie, traccia un bilancio delle recenti visite in Puglia ed a Palermo. Un quadro a tinte fosche quello che traccia De Luca che non fa mistero dei problemi e delle infiltrazioni delle organizzazioni criminali che sembrano dominare il settore, sopratutto al sud che paga le maggiori conseguenze.
 
"Continuiamo a lavorare per verificare se anche in Puglia, come purtroppo avviene in altre regioni d'Italia comprese quelle del Nord, la criminalità organizzata - in Puglia la Sacra Corona Unita - sia infiltrata, e a che livelli, nella gestione dei rifiuti e nei servizi ad essa legati e se le strutture pubbliche siano adeguatamente attrezzate per gestire lo smaltimento dei rifiuti in modo da sbarrare il passo alle mafie. Purtroppo, su questo fronte sono stati accumulati ritardi notevoli in tutto il Paese, ma è soprattutto il Sud a risultarne penalizzato. Magistratura e forze dell'ordine svolgono un lavoro eccellente, ma tutto ciò senza la spinta convinta e determinata della politica non può bastare. Dobbiamo fare di più e meglio".
Così Enzo De Luca al termine della missione in Puglia della Commissione bicamerale di inchiesta sulle ecomafie. In conferenza stampa, il senatore del Partito democratico, relatore per la Commissione sulla situazione della gestione dei rifiuti in Puglia, ha consegnato il bilancio della due giorni, che, dopo la tappa a Palermo, lo ha visto impegnato a presiedere i lavori e le audizioni, al posto del presidente Gaetano Pecorella.
La Commissione ha effettuato diversi sopralluoghi negli insediamenti industriali pugliesi, come ad esempio nello stabilimento della Enichem di Brindisi e nel termovalorizzatore di Massafra.
Nel palazzo della Prefettura di Bari, ieri e stamattina, prima dell'incontro con i giornalisti, De Luca ha interrogato i vertici istituzionali e delle forze dell'ordine della regione: il sindaco di Bari, Michele Emiliano, il Prefetto e il Questore di Bari e il Prefetto e il questore di Foggia, il comandante regionale e il comandante provinciale della Guardia di Finanza, i rappresentanti del Corpo Forestale dello Stato, il comandante dei Carabinieri della Puglia e il comandante del Nucleo Operativo Ecologico (Noe) di Bari e i rappresentanti dei comitati ambientalisti, gli esponenti dell'ARPA Puglia, il Presidente della Provincia di Barletta – Andria – Trani, i sindaci di Barletta, Andria e Trani e il titolare della discarica di Spinazzola.
Significative, ai fini della ricostruzione del quadro relativo ai traffici illeciti di rifiuti, le audizioni del Procuratore generale di Bari, Antonio Pizzi, del Procuratore di Bari Antonio Laudati (come De Luca nato a Forino in Irpinia), e dei procuratori di Trani, Carlo Maria Capristo, di Foggia, Vincenzo Russo, e di Lucera, Domenico Seccia, che stanno svolgendo indagini in materia sul territorio regionale.
Con loro, il senatore del Pd, promotore della legge quadro in materia di gestione integrata dei rifiuti, incentivazione della raccolta differenziata e lotta allo smaltimento illegale, si è soffermato anche sulla necessità, condivisa dai magistrati, di inquadrare il settore in una cornice normativa definita da parametri univoci validi sul territorio nazionale. L'argomento sarà al centro di una iniziativa che si svolgerà nei prossimi mesi proprio a Bari, alla presenza dei Procuratori della Repubblica e dei vertici delle istituzioni della regione. La prossima settimana, la Commissione sulle ecomafie audirà a Roma, il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola.