Politica

Martone: su nuova regione occorre scatto d'orgoglio

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Premesso che l'onorevole Edmondo Cirielli vuole coinvolgere le Province di Avellino e Benevento in una fase successiva, perché ci considera indecisi e legati al proprio "orticello", chiedo ai nostri rappresentanti politici delle Province di Avellino e Benevento, uno scatto di orgoglio e di dimostrazione di amore per il nostro territorio, 

sostenendo l'iniziativa del Comitato Regionale " Spazio Aperto " : la Regione dei " DUE PRINCIPATI ", composta dalle Province di Avellino, Benevento e Salerno; designata dalla Commissione dei " 75 " - Assemblea Costituente 1947 -. Cosa possono fare i nostri otto Consiglieri regionali e i nostri rappresentanti nelle commissioni e nella Giunta con tutto il loro impegno e buona volontà? Fino a quando dipenderemo da Napoli, prevarrà la logica del pesce grande che mangia il pesce piccolo. Restare uniti alla Regione Campania con Capoluogo Napoli, dopo 40 anni di gestione fallimentare, vuole dire: non amare la nostra terra, non assicurare lo sviluppo economico, sociale, occupazionale del nostro territorio; non garantire una vita di benessere, di legalità e di sicurezza ai nostri figli, ai quali lasciamo, restando legati a Napoli e Caserta, un debito procapite di 160 milioni di vecchie lire. Chiamatemi, " Cassandra ", ma dal 2014 la situazione della Regione Campania precipiterà " in un abisso orrido". Lo stesso giudizio è stato espresso dall'onorevole Carmine De Martino, che nel suo libretto " la Regione Irpino – Salernitana " - rassegna della ricostruzione di Salerno, settembre 1947 -, dichiara: "...le Province di Salerno e di Avellino sarebbero fatalmente destinate ad una malinconica decadenza, assorbita da una Regione Campana, con capoluogo Napoli, senza speranza di di reciprocità , di scambi , di equivalenza. Purtroppo l'esperienza degli esistenti uffici regionali dimostra come si riservino alla Metropoli Partenopea tutte le già scarse disponibilità. I contrasti di interessi che sorgerebbero non sono valutabili, ma prevedibili e le Province Irpina e Salernitana costrette al ruolo di sostegno vedrebbero man mano languire le proprie attività ". Cui Prodest ? A chi giova restare uniti a Napoli e Caserta? Certamente a quei cittadini che stanno bene loro e stanno bene tutti , mentre gli operai, i contadini, la piccola borghesia e i tanti giovani disoccupati, che gravano sui poveri bilanci economici familiari, in silenzio e con dignità, cercano di arrivare alla fine del mese, invocando l'intervento della Divina Provvidenza e/o i genitori " studiasi fargli core, e consolarlo dell'umano stato " - Leopardi - 11.500 giovani sono emigrati nel 2009: 4.000 nella Provincia di Avellino, 1.000 nella Provincia di Benevento, 6.500 nella Provincia di Salerno. 
Emigrazione di giovani energie che provoca il decremento delle delle nascite che si traduce in un vero e proprio shock demografico, favorendo così l'estinzione di alcuni Comuni. Infatti, secondo Legambiente per denatalità ed emigrazione abbiamo a rischio di estinzione 75 Comuni nella Provincia di Avellino; 55 nella Provincia di Benevento; 88 nella Provincia di Salerno.

Noi non possiamo, guardando le prospettive future del nostro territorio e dei nostri figli, restare legati alla grave situazione economica e sociale di Napoli e Caserta; evidenzio un aspetto della situazione economica della Regione Campania :il disavanzo nel settore della Sanità è di 773.853 milioni di Euro; corrisponde a 1.651.638 miliardi di vecchie lire.