Italia. Verso primo vero partito della destra repubblicana?

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ROMA - Continua la marcia di avvicinamento degli ex AN alla costituzione di un nuovo partito. "Far nascere un nuovo soggetto politico è ineludibile". Così Gianfranco Fini si è rivolto agli esponenti di Fli durante la riunione a FareFuturo, aggiungendo: "Ci accingiamo non a fare An in piccolo, ma un Pdl in grande. Non voglio più commettere gli errori

che ho fatto con Alleanza nazionale. Se partiamo con la logica dei colonnelli e dei soldati, rischiamo di replicare quegli errori". E' quanto ha detto Gianfranco Fini ai suoi, parlando nella sede di FareFuturo e avviando il percorso che porterà alla nascita di Fli. "Quella di oggi è una riunione tra le più importanti per avviare il percorso di un partito che viene concepito oggi ma nascerà più avanti. Il comitato promotore siete tutti voi. Però d'ora in poi parliamo di politica: non voglio più gelosie e personalismi, niente falchi e colombe. La barca è di tutti e tutti dobbiamo remare nella stessa direzione".

E' un Gianfranco Fini che sembra affilare le armi per una dura campagna elettorale quello che parla a Roma. Abbandonati gli indugi il Presidente della Camera, messo alla porta da Silvio Berlusconi dal PDL partito che aveva contribuito a fondare, non se ne sta con le mani in mano. "Non avviare oggi il percorso che porterà al partito, dopo ciò che è successo, vuol dire rimanere in mezzo al guado" ha detto ai suoi. "C'é effervescenza sul territorio e dobbiamo far nascere il nuovo soggetto politico" ha continuato. Il primo appuntamento pubblico sarà a Perugia, dove il 6 e 7 novembre è fissata la convention di Generazione Italia. "Non può più essere un appuntamento solo di Generazione Italia - ha detto chiaramente Fini - ma da oggi si dovrà parlare solo di Futuro e Libertà e raccordare i diversi soggetti che compongono l'arcipelago che ruota intorno a Fli". Le tappe pubbliche serviranno a spiegare "bene il messaggio e l'identità del partito che nascerà, individuando punti valoriali e programmatici di un ideale manifesto da presentare alla convention". Insomma FLI pensa ad una fase costituente che sia basata prima di tutto sull'ascolto della base. "Serve uno sforzo di elaborazione - ha spronato Fini - e poi dovrà partire una campagna di adesione al manifesto sul territorio, per arrivare quindi, a metà gennaio, ad un altro appuntamento". Fini non ha detto esplicitamente che si tratta della convention di Milano, ma lo ha fatto capire con una battuta: "A me piace giocare in trasferta". Quanto alla struttura, il leader di Fli ha spiegato di avere in mente "non un partito, ma un movimento politico di opinione, che aggrega". "Non una struttura radicata sul territorio e pesante - ha aggiunto - né una struttura tradizionale con una gerarchia piramidale, ma un movimento, che dovrà autofinanziarsi, e che per ora non prevede incarichi ma tre gruppi di lavoro: uno per reperire risorse, uno per elaborare la bozza di manifesto programmatico, uno per organizzare gli eventi di Perugia e Milano".

Vanno definitivamente in pensione i "Colonnelli", i referenti del partito che costituivano la dirigenza di Alleanza Nazionale, il partito in cui Fini aveva traghettato l'MSI negli anni '90 confluito poi nel PDL insieme a Forza Italia.  "Non voglio più commettere gli errori che ho fatto con Alleanza Nazionale. Se partiamo con la logica dei colonnelli e dei soldati, rischiamo di replicare quegli errori". E' quanto ha detto Gianfranco Fini ai suoi, parlando nella sede di FareFuturo e avviando il percorso che porterà alla nascita di Fli. "Quella di oggi è una riunione tra le più importanti per avviare il percorso di un partito che viene concepito oggi ma nascerà più avanti. Il comitato promotore siete tutti voi. Però d'ora in poi parliamo di politica: non voglio più gelosie e personalismi, niente falchi e colombe. La barca è di tutti e tutti dobbiamo remare nella stessa direzione".