ARIANO. PUGNO DURO DEL TRIBUNALE CONTRO SPACCIATORI DI DROGA

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Ariano Irpino (AV) - Pugno di ferro del Tribunale di Ariano nei confronti di due camorristi e di sei giovani di Ariano Irpino accusati , a vario titolo, di associazione a delinquere ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti o di spaccio di stupefacenti, al termine di un processo durato circa sei anni. La vicenda risale a circa dieci anni fa. Ieri è arrivata la sentenza che ha confermato il pugno duro del collegio giudicante. Angelo Compagnone, del clan Di Grazia, di Gricignano di Aversa è stato condannato a 12 anni di reclusione; Luciano Cantone, pentito, di Gricignano di Aversa, ad otto anni; sei anni e

nove mesi di reclusione sono toccati, invece, agli arianesi Davide Scaperrotta, Fabrizio Bernardo e Antonio Bevilacqua. Tutti e tre sono stati considerati i veri corrieri della droga sul territorio irpino in questa complicata vicenda. Meno pesante la condanna inflitta ad Aldo Corsano (due anni di reclusione), ad Angelo Massaro (un anno e quattro mesi) e a Vincenzo Scauzillo (un anno e quattro mesi). Nel corso del dibattimento gli avvocati difensori degli imputati arianesi (Domenico Carchia e Luigi Tedeschi) hanno provato a dimostrare che per i loro assistiti non si poteva assolutamente parlare di associazione a delinquere o di affiliazione alla camorra. I giovani di Ariano, alcuni dei quali assuntori di sostanze stupefacenti, si sarebbero trovati inconsapevolmente inseriti in una rete di delinquenti e di camorristi del Casertano e di non aver mai organizzato lo spaccio per conseguire profitti ingenti. Anche per queste ragioni, dopo la lettura delle motivazioni della sentenza, ricorreranno sicuramente in appello