In vista del definitivo superamento della situazione emergenziale, sono state firmate ieri dal Dipartimento della Protezione Civile due intese operative, rispettivamente con il Dipartimento di Scienze della Terra (DST) dell'Università degli Studi di Firenze e con il Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica (IRPI), entrambi centri di competenza inseriti nel Servizio nazionale della protezione civile.
In particolare l'Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del CNR, avvalendosi anche della collaborazione del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università del Sannio, continuerà a garantire il monitoraggio integrato della frana attraverso l'osservazione e l'analisi spazio-temporale della superficie topografica; il monitoraggio delle condizioni pluviometriche e idrologiche locali e la definizione dei modelli per stabilire le condizioni di stabilità, innesco ed evoluzione del movimento franoso.
Sarà invece a carico del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università degli Studi di Firenze la gestione di un sistema radar a terra, già installato nel periodo di maggiore crisi, capace di misurare con elevata accuratezza istante per istante lo spostamento del terreno. Allo stesso tempo il Dipartimento fiorentino curerà, per conto del Dipartimento della Protezione Civile, la progettazione e la direzione lavori degli interventi di mitigazione del rischio, attraverso la riduzione della presenza d'acqua all'interno della frana, e gli interventi strutturali sul corpo di frana e per la protezione delle infrastrutture, secondo criteri di continuità e integrazione con le opere già realizzate o in corso di realizzazione e di compatibilità ambientale e naturalistica".