DLL intercettazioni. PDL punta ad alleggerire posizione editori

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Roma - E' frenetico il botta e risposta mediatico tra gli oppositori alla legge bavaglio ed il Governo. Giulia Buongiorno annuncia una riduzione delle sanzioni per gli editori. Secondo la nuova proposta gli editori saranno responsabili per la pubblicazione solo delle intercettazioni, che riguardino terze persone, di cui era stata ordinata la distruzione.

Questo il senso dell'emendamento presentato dalla Buongiorno. Con questo emendamento si mira a limitare la responsabilità degli editori e quindi anche i controlli che questi possono fare sul contenuto giornalistico. Per tutto ciò che riguarda le intercettazioni rilevanti ai fini delle indagini, insomma, gli editori non dovranno più rispondere giuridicamente. Nel testo licenziato dal Senato si prevedeva, invece, che gli editori venissero considerati responsabili sia della pubblicazione delle intercettazioni di cui sia stata ordinata la distruzione o l'espunzione, sia della pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale. Nell'emendamento presentato da Giulia Bongiorno si propone di non considerarli responsabili per quest'ultima fattispecie.
"Sono apprezzabili le proposte emendative della maggioranza nelle parti relative ai presupposti e alle limitazioni temporali delle intercettazioni''. Ha affermato la presidente della Commissione Giustizia della Camera, Giulia Bongiorno, in una nota pubblicata dall'Ansa. ''Cerchero' di contribuire a questi innegabili miglioramenti - aggiunge - con alcuni emendamenti in tema di: responsabilita' giuridica dell'editore; intercettazioni dei parlamentari; intercettazioni ambientali e intercettazioni dei reati che riguardano ignoti''. 
No a "luogo privato" generico, si reintroduca nel codice il concetto di "privata dimora". E' questo l'obiettivo che si prefigge uno degli emendamenti presentati al ddl intercettazioni dal presidente della Commissione Giustizia della Camera Giulia Bongiorno. A palazzo Madama, infatti, il testo era stato modificato sostituendo il concetto di "privata dimora" con il più generico "luogo privato". 

Gli editori saranno responsabili solo per la pubblicazione delle intercettazioni di cui era stata ordinata la distruzione e cioé quelle estranee alle indagini o che riguardano terze persone. E' quanto prevede uno degli emendamenti presentati al ddl intercettazioni dal presidente della Commissione Giustizia della Camera, Giulia Bongiorno. Per questo tipo di responsabilità gli editori dovranno pagare "da cento a trecento quote", cioé, una sanzione massima di circa 450 mila euro.