Cina aumenta le esportazioni. Segnale negativo?

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Pechino - Le esportazioni cinesi sono cresciute in giugno ad un tasso superiore a quello previsto, secondo alcuni economisti questo starebbe ad indicare che la ripresa dell'economia internazionale non si e' indebolita come si temeva. Ma potrebbe non essere così. Secondo i dati diffusi dall'Amministrazione Generale delle Dogane cinesi, 

l'export è stato superiore del 43,9% a quello di un anno fa, un tasso di crescita nettamente piu' alto del previsto 38%. Le importazioni sono aumentate del 34%, come si attendeva. Di conseguenza, l'avanzo commerciale della Cina e' stato di 20 miliardi di dollari, il più alto degli ultimi nove mesi. I dati sulla ripresa del commercio internazionale e delle esportazioni cinesi rafforzeranno gli argomenti di coloro, come gli Usa, che sostengono che lo yuan cinese sia sottovalutato e che il suo tasso di cambio dovra' subire nelle prossime settimane un aumento deciso.
Le autorità cinesi non hanno diffuso il dettaglio delle esportazioni che hanno subito l'impennata nell'ultimo mese. L'aumento delle esportazioni cinesi, ed il saldo positivo con le importazioni, in un momento di crisi internazionale non sono un buon segnale. L'industria manifatturiera cinese esporta prodotti che sul mercato vengono collocati a prezzi inferiori a quelli dei prodotti delle varie industrie nazionali, sopratutto occidentali. Questo determina uno spostamento dell'attenzione del consumatore, con sempre meno potere di acquisto, sui prodotti cinesi. Di lì l'aumento delle esportazioni, in un momento di crisi internazionale, che non è bilanciato dalle importazioni.