Val Miscano. Al voto il 6 e 7 giugno, tra vecchi e nuovi problemi

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Montecalvo Irpino (AV) - Il 6 e 7 giugno si vota a Montecalvo, Ariano, Zungoli, Savignano, Montaguto e Villanova. Buona parte dei consigli comunali dell'area del Miscano, mancano solo Casalbore e Greci, saranno rinnovati e questo offre l'opportunità per intavolare una serie di riflessioni sulla pianificazione di area, sulla necessità di porre l'accento del dibattito sui metodi amministrativi e sulle scelte da operare

per superare un momento di profonda crisi del sistema politico, a cui si aggiunge anche quella del sistema economico generale. Saranno le prime elezioni comunali in cui non si parlerà di ricostruzione del dopo-sisma dell'80. Ma un altro terremoto è dietro l'angolo: quello nella classe politica.
Bilanci precari se non dissestati, emergenza collegamenti, arredi urbani degradati, economia agonizzante, disoccupazione galoppante, tagli ai servizi essenziali, calo demografico, eccessiva anzianizzazione della popolazione, esuberi nelle piante organiche, eccessivo campanilismo suicida e malcostume amministrativo, sono gli ingredienti che rischiano di trascinare nel baratro la valle del Miscano. In soccorso potrebbero arrivare i nuovi fondi europei, l'accesso a buona fetta dei quali è subordinato al requisito di essere area urbana con più di 50.000 abitanti. La nuova progettualità europea prevede anche investimenti in infrastrutture sovracomunali di media portata. Due regole che aprono prepotentemente il dibattito sull'accorpamento dei piccoli comuni, anche in modo consortile, per fronteggiare, attraverso la razionalizzazione della spesa e dei servizi, le prossime sfide a cui l'Europa ci chiama. La necessità di una pianificazione urbanistica di ampio respiro impone che venga posto in essere un coordinamento sovracomunale dei singoli PUC, in modo da razionalizzare a 360 gradi l'accesso alle singole aree abitate del territorio e velocizzare i collegamenti tra di esse. Intanto il ciclone che ha investito le grandi municipalità nazionali ha portato alla luce un metodo amministrativo da superare che rischia di essere solo la punta di un iceberg. In questo modo di operare va ricercata buona parte del fallimento delle amministrazioni uscenti che, finiti gli appalti e la realizzazione delle opere, poco si sono interessate della effettiva gestione del bene costruito. In questo si legge anche la mancata evoluzione economica e sociale delle nostre aree. Nonostante la massiccia immissione di denaro contante, infatti, il nostro sistema economico e sociale resta precario e sottosviluppato. Intanto l'elettorato, soprattutto quello più giovane, sembra essere ormai stanco di un sistema clientelare che produce pochi risultati collettivi.

 

Bilancio giunta Di Rubbo

 

A Montecalvo il sindaco uscente Giancarlo Di Rubbo è alla fine del primo mandato amministrativo e, nonostante le bordate dell'opposizione, difende l'operato della sua amministrazione. A lui si devono i primi interventi concreti nella direzione del recupero del centro storico: nove milioni di euro hanno quasi riportato alla luce il castello che era un rudere, restituendo un'area attrezzata per museo e centro congressi. Nell'area tardo medioevale del centro antico sono state progettate, ed in parte ricostruite, diverse unità abitative di proprietà comunale. In quella più antica del Trappeto, dopo cinquant'anni, c'è stato il primo intervento dell'amministrazione comunale. La zona, infatti, nel 1963 è stata dichiarata area di abbandono. Da allora tutte le amministrazioni si sono preoccupate di ricostruire fuori sito e sfollare gli abitanti. Di Rubbo con la sua Giunta ha progettato e realizzato un percorso pedonale alla base dell'antico insediamento, adattando allo scopo un vecchio sentiero in disuso all'imbocco del quale stanno per partire i lavori di recupero dell'ospedale di Santa Caterina. Un investimento di cinque milioni di euro che ridarà vita alla più antica opera muraria censita in provincia di Avellino destinata a struttura alberghiera. Sul piano urbanistico Di Rubbo ha continuato l'opera di risanamento completando la ricostruzione del comparto Nicola Pappano che si trova in pieno centro cittadino. I cinquanta alloggi costruiti dove insistevano le casette asismiche di rione Serra sono in dirittura di arrivo. Mancano i lavori di urbanizzazione che dovrebbero andare in appalto a giorni. Sul versante della viabilità rurale si registrano gli interventi in contrada Costa della Difesa, dove è stata asfaltata una vecchia strada in terra battuta che permette di ammagliare il territorio comunale collegando due contrade che erano separate dal Miscanello. L'intervento ha fatto sì che due zone del comune fossero collegate con pochi chilometri di strada, anziché percorrere 30 chilometri. Numerosi gli interventi di risanamento idrogeologico lungo il fiume Miscano. Interventi che potrebbero essere funzionali e preparatori alla realizzazione di una fondo valle che corre proprio lungo parte del fiume. Di Rubbo ha anche completato la realizzazione della rete idrica con gli interventi nelle contrade Buodano ed Olivara. Ad oggi non vengono segnalate zone del territorio comunale non servite dal servizio pubblico. Realizzata anche la rete fognaria in contrada Cesine, ulteriore intervento nella direzione di far diventare la popolosa frazione una zona urbana. A giorni, nella stessa zona, partirà la realizzazione della rete di illuminazione pubblica. Avviata anche la realizzazione della zona PIP in contrada Cretazzo. I lavori dovrebbero essere ultimati nel giro di qualche mese. Di Rubbo ha inaugurato la nuova sede delle scuole elementari in contrada Palombaro. L'immobile era in costruzione dalla fine degli anni '70. Ristrutturati e messi a norma anche gli edifici scolastici di via Roma e via Fano. Pronto un progetto anche per la scuola dell'infazia di rione San Pietro. In contrada Fontanelle è stato realizzato un minicartodromo mentre i campi da tennis all'aperto sono diventati una struttura polivalente al coperto. Sul fronte dell'impegno sovracomunale, Montecalvo è il comune capofila del progetto "Dalla Zona Rossa alla Verde Irpinia", stanziati 50 milioni di euro da utilizzare in 8 comuni della valle del Miscano.
Ma non sono mancate note stonate. L'amministrazione di Giancarlo Di Rubbo sarà ricordata anche come la prima della Storia di Montecalvo durante la quale due consiglieri comunali di maggioranza sono stati arrestati per presunti reati legati all'esercizio delle funzioni pubbliche. Il sindaco, però, è rimasto estraneo dalla vicenda giudiziaria. Lo "scandalo dell'iva sulla ricostruzione" è partito da Montecalvo. Durante l'amministrazione Di Rubbo sono emersi anche numerosi debiti fuori bilancio che rischiano di minare l'operatività futura del Comune. Se da un lato Di Rubbo si è ritrovato il cerino in mano, dall'altro, anche perché incalzato dall'opposizione, ha avviato un'opera di risanamento di un dissesto finanziario che viene da lontano, molto lontano. Un meccanismo perverso che portava le diverse amministrazioni a scaricare sulle successive la responsabilità dei debiti, aumentandoli.

 

Situazione Politica

Buona parte della prossima campagna elettorale ruota intorno alle scelte del PD. Giancarlo Di Rubbo (PD) sembra essere intenzionato a non ripresentarsi mentre il capo dell'opposizione Carlo Pizzillo (democratico in forse) ha già presentato ufficialmente la sua candidatura. Pizzillo è stato un sostenitore della nascita del PD fino a un mese fa quando ha preso le distanze. Pompilio Albanese (RC), alle scorse comunali alleato di Pizzillo, subito dopo le elezioni ha preso le distanze dal gruppo della Campana e potrebbe correre da solo, ma le sue scelte potrebbero essere fortemente condizionate da quelle di Franchina Mobilia che nella Campana ci sta con tutti e due i piedi. Nello stesso gruppo c'è Giuseppe De Cillis che fa parte della frangia più dura, quella che ha fatto l'opposizione giudiziaria a Di Rubbo. Il neosegretario del PD Antonello Aucelli si ritrova di fronte un rompicapo dalla soluzione del quale dipende buona parte del suo futuro politico. Ha preso in mano una situazione scottante, con un partito spaccato profondamente, se riuscirà a metterlo insieme metterà una seria ipoteca sul suo futuro politico. Nel centro-destra un gruppo di giovani, guidati da Antonio Scoppettone, sta lavorando ad un progetto. Non è escluso che si aggreghi anche un gruppo di imprenditori berlusconiani. Ma questo spinge verso il centro sinistra un vecchio gruppo ispirato a Forza Italia che si sente deluso.