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Pubblicato Giovedì, 18 Dicembre 2008 17:04
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Scritto da Angelo Corvino
E' ufficiale, il 6 giugno pomeriggio ed il 7 tutta la giornata, si svolgeranno le elezioni per il rinnovo dei rappresentanti al parlamento europeo e deiconsigli comunali giunti a scadenza naturale del mandato. Anche Montecalvo, Ariano, Zungoli, Savignano, Montaguto e Villanova saranno interessati dalla tornata elettorale. Buona parte dei consigli comunali dell'area del Miscano, mancano solo Casalbore e Greci, saranno rinnovati e questo offre lo spunto per intavolare una serie di riflessioni sulla pianificazione di area e sulla necessità di porre l'accento del dibattito sui metodi amministrativi e sulle scelte da operare per superare un momento di profonda crisi del sistema politico a cui si aggiunge anche quella del sistema economico generale. Saranno le prime elezioni comunali in cui nonsi parlerà di ricostruzione del dopo-sisma dell'80. Ma un altro terremoto è dietro l'angolo: quello nella classe politica.
Bilanci precari se non dissestati, emergenza collegamenti, arredi
urbani degradati, economia agonizzante, disoccupazione galoppante,
tagli ai servizi essenziali, calo demografico, eccessiva
anzianizzazione della popolazione, esuberi nelle piante organiche,
eccessivo campanilismo suicida e malcostume amministrativo, sono gli
ingredienti che rischiano di trascinare nel baratro la valle del
Miscano. In soccorso potrebbero arrivare i nuovi fondi europei,
l'accesso a buona fetta dei quali, però, è subordinato al requisito di
essere area urbana con più di 50.000 abitanti. La nuova progettualità
europea prevede anche investimenti in infrastrutture sovracomunali di
media portata. Due regole che aprono prepotentemente il dibattito
sull'accorpamento dei piccoli comuni, anche in modo consortile, per
fronteggiare, attraverso la razionalizzazione della spesa e dei
servizi, le prossime sfide a cui l'Europa ci chiama.
La
necessità di una pianificazione urbanistica di ampio respiro impone che venga posto in essere un
coordinamento sovracomunale dei singoli PUC, in modo da razionalizzare
a 360 gradi l'accesso alle singole aree abitate del territorio e
velocizzare i collegamenti tra di esse.
Intanto il ciclone che
ha investito le grandi municipalità nazionali ha portato alla luce un
metodo amministrativo da superare che rischia di essere solo la punta
di un iceberg. In questo metodo di operare va ricercata buona parte del
fallimento delle amministrazioni uscenti che, finiti gli appalti e la
realizzazione delle opere, poco si sono interessate della effettiva
gestione del bene costruito. In questo si legge anche la mancata
evoluzione economica e sociale delle nostre aree. Nonostante la
massiccia immissione di denaro contante, infatti, il nostro sistema economico
e sociale resta precario e sottosviluppato.
Da parte nostra, daremo un contributo d'informazione per far sì che il dibattito affronti
queste ed altre problematiche reali dei nostri comuni. Già nei prossimi
giorni inizieremo una serie di interviste ai protagonisti della nostra
vita politica.
Un in bocca al lupo è d'obbligo a chi deciderà di correre per le prossime elezioni.