SOPPRESSIONE TRIBUNALI. ARIANO. GRUPPO DI AVVOCATI CHIEDE DIMISSIONI DEL CONSIGLIO

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ARIANO IRPINO (AV) - Gli avvocati del foro di Ariano Irpino hanno avviato una serie di azioni di protesta contro la riforma della geografia giudiziaria che prevede, tra l'altro, la soppressione del loro Tribunale. In particolare, dopo l'approvazione dello schema di decreto legislativo proposto dal ministro Severino è stato da subito proclamato lo stato di agitazione permanente della classe forense e, di concerto con gli amministratori del comune di Ariano Irpino ele associazioni, sono state programmate iniziative di sensibilizzazione della comunità locale sul problema del Tribunale.

La questione è particolarmente importante per il territorio irpino perché, dopo i tagli alla sanità, il ridimensionamento degli uffici finanziari, la chiusura di numerose piccole e grandi imprese, il Tribunale ha vistoaccrescere il proprio ruolo anche nell' economia della zona.
Per queste ragioni, su iniziativa di un gruppo di avvocati, il Consiglio dell'Ordine aveva disposto, in data 11.07.2012, l'astensione dalle udienze con effetto immediato. Il Garante per lo Sciopero, tuttavia, dichiarava illegittima l'iniziativa assunta per la mancanza del termine di preavviso previsto dalla legge.
Il Consiglio dell'Ordine, di conseguenza, convocava, per il giorno 16.07.2012, l'Assemblea degli iscritti per assumere le determinazioni del caso.
In quella sede, dopo lunga ed ampia discussione, su iniziativa dell'avv. Vito Nicola Cicchetti, veniva posta in votazione la proposta di proclamare una nuova astensionead horas dal momento che, la grave violazione dei diritti costituzionalmente garantiti contenuta nello schema di decreto contestato, giustificava iniziative di sciopero anche in assenza del preavviso.
Il ragionamento sotteso alla proposta veniva recepito dall'Assemblea degli Avvocati che, con voto maggioritario, approva la richiesta di astensione immediata dalle udienze.
Senonchè, contrariamente a quanto stabilito dall'Assemblea, il consiglio dell'Ordine degli Avvocati, nella seduta del 17.07.2012, deliberava una "fantomatica" astensione dalle udienza procrastinata a Settembre, dopo la pausa per le vacanze, così togliendo incidenza e dignità alle iniziative intraprese.
Non vi è dubbio che il comportamento del Consiglio dell'Ordine è particolarmente grave e non può essere in alcun modo giustificato. L'importanza del momento avrebbe richiesto il rispetto della volontà espressa dall'Assemblea e l'assunzione anche delle ulteriori forme di protesta discusse nella stessa (ad esempio l'ipotesi di un presidio permanente all'interno del Tribunale) ma giammai una decisione che "decide di non decidere" fino a Settembre.
In realtà, ogni avvocato che ha votato favorevolmente alla richiesta di astensione ha sempre avuto la consapevolezza che il mancato preavviso avrebbe comportato le sanzioni civili, ed eventualmente, penali previste dalla legge ma è altrettanto chiaro agli avvocati ed ai cittadini di queste terre che il contrasto forte ad iniziative che tendono ad emarginare definitivamente le zone interne da ogni circuito di progresso e sviluppo richiede il coraggio di affrontare scelte difficili.
Di fronte all'inerzia del Consiglio dell'Ordine un gruppo di avvocati ha deciso di installare un presidio permanente per rendere manifesta la protesta e coinvolgere le cittadinanze interessate promuovendo una raccolta di firme.
Il Consiglio dell'Ordine, avendo disatteso la volontà dell'Assemblea e di fronte alle iniziative spontanee che gli avvocati hanno intrapreso, dovrebbe prendere atto di non essere più rappresentativo della volontà degli iscritti e rassegnare le proprie dimissioni.
Ariano irpino, li 19.07.2012
f.to: avv. Vito Nicola Cicchetti; Giancarlo Giarnese; Cristiana de Paola; Giovanni La vita.