ARIANO. LO CONTE SI DIMETTE E SBATTE LA PORTA

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ARIANO IRPINO (AV) - Il limite e' raggiunto. E' trascorso un anno dal mio arrivo in questa amministrazione e sono trascorsi 11 mesi dal giorno in cui ho ufficialmente iniziato a richiedere al Sindaco Mainiero, in qualità di Assessore all'Urbanistica, di consentirmi di attuare una riorganizzazione degli Uffici Tecnici, come era ed e' tuttora indispensabile fare, partendo dall'assunzione di un dirigente esterno per proseguire con una distribuzione sana, ordinata ed equa delle singole mansioni agli impiegati. Condizione di base per iniziare qualsiasi azione di pianificazione urbanistica del territorio. Mesi trascorsi

invano senza alcun risultato: l'efficienza e la condizione degli Uffici e' rimasta quella di prima del mio arrivo, i procedimenti continuano a svolgersi con le stesse modalita' e la quantita' e la natura delle "pratiche" aperte e giacenti sulle varie scrivanie o chissa' dove, continuano ad essermi del tutto sconosciute. Le opere iniziate erano ferme da svariati anni e li' sono rimaste, nello stesso stato ed anche peggio. Se occorrevano mesi per una licenza od una agibilita' od un permesso per installare un'insegna...gli stessi mesi occorrono ancora adesso.  

Undici mesi di sollecitazioni a "fare" anziché "chiacchierare" non sono serviti a convincere nessuno, a partire da "qualche assessore" per finire a "qualche consigliere", protezionisti ad oltranza di tale stato di cose, di parenti ed affini, sotto gli occhi di tutti; ciò dopo aver percorso, il sottoscritto, accuratamente e rispettosamente tutte le "vie", anche le piu' famose di Ariano. Negli ultimi giorni ho dovuto prendere atto, dulcis in fundo, che la visione di sviluppo della nostra Citta' da parte degli Amministratori e' vocata a realizzare occasioni di gioia e felicita' per i loro concittadini attraverso la pianificazione, nel Bilancio Preventivo, di manifestazioni e spettacoli, piuttosto che attraverso la pianificazione di interventi riguardanti il Territorio e l'Ambiente.

Le tesi del sottoscritto, presentate tempestivamente ed ufficialmente in forma scritta, sulla base delle quali lo stesso invitava la Giunta ad effettuare una programmazione delle risorse disponibili in bilancio destinando gli importi necessari ad una migliore gestione del Territorio e dell'Ambiente della nostra Citta', non venivano nemmeno discusse nei dettagli ma subito accantonate.

Il principio stesso di valutare se era piu' opportuno destinare risorse per l'Urbanistica e l'Agricoltura diminuendo le spese per manifestazioni e spettacoli, non ha ottenuto considerazione alcuna, se non l'agitazione dell'Assessore ai Concerti che, prendendo a gesticolare (per mimare evidentemente le movenze di qualche "artista internazionale" che ha gia' in mente), escludeva decisamente di poter "cedere" il pur minimo spettacolo per consentire di realizzare in cambio, per esempio, il primo (sic!) dei Piani Urbanistici Attuativi del PUC, per ridare una speranza alla Citta', oppure al posto del Concertino rivedere (doppio sic!!) il PEC - Piano Energetico Comunale - alla luce delle istanze verbali e scritte (700 firme?) che provengono dal nostro territorio, dai nostri cittadini di Camporeale, da un mondo agricolo da tutelare e valorizzare essendo in esso oggi universalmente riposte le speranze delle future società. Oppure, altro esempio, cedere una "soubrette" e con quei fondi dotare il Comune di un Sistema Informativo decente e rispondente alle leggi in vigore: sull'argomento siamo indietro di 20 anni e, per pudore, non desidero specificare come. Si è preferita la soubrette. Il limite e' raggiunto, dicevo, ed anche abbondantemente superato. Evidentemente il sottoscritto non e' riuscito a farsi comprendere, forse ha utilizzato una lingua sconosciuta ai piu', almeno per il momento. Ha deciso pertanto, insieme al gruppo di riferimento, di dimettersi e passare la mano ad un collega imprenditore, consegnando a lui il testimone e riponendo in lui le speranze mie ma soprattutto degli arianesi onesti.

Lorenzo LO CONTE