ARIANO. CONSIGLIO COMUNALE. QUANDO LE DONNE "ROMPONO"

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ARIANO IRPINO (AV) - E' bastato l'arrivo di una donna nel consiglio comunale per scatenare un putiferio nell'universo maschile. Questa volta però gli ormoni non c'entrano nulla. Il neo assessore Liliana Monaco, in modo pratico, ha capito in poco tempo dove si annidassero i problemi della città. "Si impiegano 40 giorni per fare atti che richiedono 30 minuti" dichiara candidamente in consiglio comunale dopo che maggioranza ed opposizione si erano fronteggiate sul nulla. Ebbene sì, se quello che l'assessore va dicendo è vero, e non abbiamo motivi per dubitarne,c'è qualcosa che non funziona. La

Monaco, da sola, tiene testa non tanto all'opposizione ma agli esponenti della maggioranza che cercano di zittirla e risponde con i fatti: "Sono una dirigente pubblica e non ho mai avuto problemi con la Corte dei Conti" dice al consigliere Cirillo. Un modo come un altro per dire: so quello che faccio al contrario di altri. Si inizia a capire perché le opere pubbliche restano delle eterne incompiute. Sembra prefiguarsi lo scenario di un apparato amministrativo poco efficiente. Ma il fenomeno a cosa è dovuto? Cattivi amministratori che non sanno imporsi con i funzionari? Funzionari incapaci? Funzionari che non compiono il loro dovere per altri fini?. Gli interrogativi sono tanti e tutti seri. La politica in questo momento ha il dovere di spiegare ai cittadini cosa sta succedendo e cosa è successo negli ultimi trent'anni. Il sud ha bisogno di efficienza e non di burocrati politicizzati o, addiritura, aggregati a lobbie di periferia che esercitano la loro becera influenza bloccando l'evoluzione sociale, culturale ed economica. Qualcuno dovrà spiegare come sono state fatte le assunzioni negli ultimi trent'anni e dovrà essere chiamato a rispondere politicamente delle sue scelte. Gli uomini "collocati" nei punti chiave sono stati quelli giusti? Hanno davvero guidato l'intera collettività fuori dalle secche?. Crediamo che sia giunto il momento di tirare le somme, anche della gestione della ricostruzione. E' stata un miglioramento effettivo per la collettività? L'enorme immissione di denaro circolante in un sistema asfittico ha generato risultati economici strutturali? Oggi Ariano e l'Irpinia sono luoghi dove c'è un'economia fiorente? Se la risposta non è positiva, è giunto il momento di chiamare i responsabili al banco degli imputati politici e procedere ad un sano processo che individui gli errori. Difficilmente, però, chi ha fatto i danni potrà rimediarvi, anche perché si intravedono scenari molto più inquitanti. Basti pensare alla massiccia presenza di agenti di Polizia tra il pubblico del Consiglio Comunale.Angelo Corvino