ARIANO. LA PROPOSTA DI HARAMBEE PER IL PUTIPU'. DOCUMENTO INTEGRALE

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ARIANO IRPINO (AV) - Vi proponiamo il documento integrale di Harambee sul Putipù. "Premessa politica. 
Il centro Putipù, per la sua valenza comunitaria, culturale e aggregativa, è stato eletto Bene Comune all'unanimità da Harambee nella adunanza del 25 febbraio 2012 con la presenza e la partecipazione di 21 attivisti. Pertanto il Movimento d'ora in poi come da prassi si adopererà per tutelarlo e promuoverlo. Harambee si è informato tramite il funzionario comunale Aldo Memoli che è stato attore principale e costante della storia oramai

decennale del centro Putipù. Grazie alla sua istruttoria, di cui ci siamo avvalsi, oggi abbiamo le cognizioni per padroneggiare il problema. Il Movimento sa che il centro musicale è stato soggetto da sempre al rinnovo ciclico e incerto dei fondi regionali. Il centro è andato incontro a varie chiusure. Vi è stato un periodo in cui l'apertura si è retta esclusivamente sul volontariato che il comune aveva affidato in supervisione a Memoli. Anche
questa soluzione si è rivelata precaria e incerta. Partendo da circa 30 giovani volontari, a cui va tutto il nostro il plauso per essersi prestati, si è arrivati purtroppo in pochissimi mesi ad un esiguo numero di persone disponibili che si contavano su una mano sola con conseguente sofferenza organizzativa e difficoltà a fornire continuità del servizio di apertura del centro.
Harambee pertanto ha ragionevolmente ritienuto che la proposta da mettere in campo debba prevedere una riapertura definitiva e a tempo indeterminato del centro, al pari di qualsiasi altro servizio comunale permanente. Come per i trasporti pubblici, come per la nettezza urbana, come per l'ufficio anagrafe, come per il mercato del mercoledì, il Putipù merita una soluzione definitiva che non debba mai più far temere ai cittadini arianesi
un'imminente chiusura. Abbiamo realizzato una proposta che trovasse fondamento economico ne l bilancio ordinario de l comune . Il centro Putipù è un esempio di eccellenza amministrativa, uno di quei servizi comunali che si ritrovano nelle regioni cosiddette avanzate del Centro-Nord, un'eccezione di welfare nella depressa condizione politica e culturale che vive da sempre il nostro Sud Italia. Il centro Putipù produce cultura, per di più in un luogo, il
Boschetto Pasteni, che Harambee a settembre 2011 ha già dichiarato Bene Comune, e che si è prestato negli anni a rappresentare un luogo fisico di emarginazione, ma anche teatro del tempo libero giovanile nei pomeriggi e nelle notti di tante ragazze e ragazzi.
Il centro inoltre deve essere autonomo e non essere mischiato con servizi diversi che hanno altre finalità ed altre missioni sociali ed istituzionali, come il Forum della Gioventù e il servizio Informagiovani. Un comitato di gestione quindi rappresenterebbe soltanto l'ennesimo, inutile carrozzone a nomina politica.
Abbiamo pensato di rispettare il principio di massima economia e di ottimizzazione delle risorse economiche e umane di cui le istituzioni dispongono, in modo che nessuno, amministrazione in testa, possa dire che il centro Putipù non si possa aprire. Abbiamo costruito una via d'uscita che prevede l'impiego di pochissimi fondi. Dopo questa nostra proposta se il centro resta chiuso sarà solo un fatto di deliberata volontà politica.
Una volta aperto in via definitiva il centro musicale può ospitare altri progetti di osservazione, analisi e intervento sugli universi sociali che frequentano e usufruiscono del Putipù. Queste iniziative di studio e approfondimento, possono essere transitorie ed episodiche, e basarsi su risorse estemporanee provenienti da enti o altre fonti. Ma transitoria non può essere l'apertura del Putipù.
Il Movimento esclude quindi le soluzioni che prevedono qualsiasi rinnovo o che per loro natura risultino instabili come quelle che si poggiano su fondi soggetti a riconferma, su comitati, su volontariato o autogestioni di sorta. 
La soluzione di seguito esposta e proposta prevede la riapertura del centro musicale Putipù "vita natural durante". La nostra proposta quindi è studiata a fondo e costruita affinché nessuno possa dire mai più: "Il centro Putipù chiude".
La nostra soluzione produce una riapertura definitiva a tempo indeterminato de l Putipù. Harambee - Movimento per i Beni Comuni
Proposta esecutiva
Il centro Putipù fino ad oggi è restato aperto 128 ore mensili, ossia 32 ore settimanali, 6 giorni a settimana con estensione del sabato di 2 ore supplementari. Tuttavia considerando il fatto che non sempre le sale vengono affittate a pieno regime e che il sabato sera gli utenti sono soliti organizzarsi diversamente, riteniamo che 5 giorni a settimana per 5 ore (17/22) siano sufficienti a soddisfare la domanda di utenza del centro. Pertanto il centro
necessita di 25 ore settimanali per un totale mensile di 100 ore. All'interno del suo organico il Comune di Ariano Irpino conta un numero considerevole di dipendenti che, per assione, hanno maturato nel corso degli anni una comprovata e riconosciuta esperienza in campo tecnicomusicale. Ci sono chitarristi, batteristi, bassisti eccetera, che conoscono perfettamente il funzionamento di impianti e apparecchiature musicali, come mixer, casse, jack, batterie e tutto ciò che gira intorno ad una sala prove e di registrazione.
Un'ora di straordinario di un dipendente comunale costa circa 13 euro lordi che, moltiplicati per le 100 ore mensili necessarie per l'apertura definitiva del Putipù, determinano un impegno di spesa pari a 1300 euro al mese per un totale annuo lordo di 15.600 euro. Il Comune deve solo emettere un -avviso di disponibilità- all'interno della sua pianta organica. Abbiamo già parlato con molti dipendenti comunali in possesso dei requisiti e delle conoscenze
necessarie i quali, sulla base della loro passione musicale, si sono detti disponibili. Noi di dipendenti disponibili ne abbiamo contati almeno 5. Per loro significherebbe 1 giorno a settimana di straordinario nel pomeriggio dalle 17 alle 22. Lo straordinario dei dipendenti pubblici può essere retribuito in liquidità o anche in riposo compensativo. 
Ossia cinque ore di straordinario possono essere ripagate con circa 65 euro lorde o con 5 ore di riposo al pari delle ferie. Il comune potrebbe stipulare con i suddetti impiegati un impegno a retribuire il 30% delle ore in riposo compensativo e l'altro 70% in liquidità. Questo porterebbe la spesa fin qui calcolata a 10.920 euro annui. Ogni sala costa oggi all'utenza 2,5 euro. Le sale sono due: quella prove e quella registrazione. Il costo di affitto delle
sale si potrebbe portare a 5 euro orarie. Questo comporterebbe che un gruppo musicale di 4 giovani per provare o registrare 1 ora al Putipù spenderebbe a testa 1,25 euro. La cosa ci sembra accettabile e ragionevole, specialmente se l'obiettivo è rendere l'apertura del centro definitiva. Alla sala registrazione andrebbe aggiunto, per chi affitta, il costo orario di un tecnico del suono obbligatorio per usufruire della sala registrazione. L'utenza potrebbe scegliere da un albo comunale di tecnici del suono accreditati e riconosciuti a prezzi popolari concordati. Qualunque tecnico
del suono in possesso di un titolo minimo (ad es. qualifica professionale) previsto da un regolamento ad hoc può iscriversi all'albo, a patto di praticare all'utenza un prezzo agevolato, ad esempio un massimo di 7 euro ora (più ritenuta di acconto pari al 20%). L'utenza sarebbe ovviamente libera di scegliere il tecnico che preferisce. 
Per il comune quindi ciò comporta un introito. Prevedendo un impiego delle sale per un 75% del tempo disponibile, esse produrrebbero un provento per il comune pari a 9.000 euro annui. Oltre a questo si può pensare, così come già avviene da anni per la sala dei convegni del Palazzo degli Uffici, di affittare la sala intrattenimento del Putipù in modalità di autogestione per uso incontri e riunioni, lasciando chiuse la sala prove e quella registrazione,
sotto responsabilità di chi affitta, determinando un ulteriore introito che secondo i nostri calcoli (a ribasso) si aggira attorno ai 500 euro annui.
Pertanto le uscite annue totali sono (in euro) 10.920 a fronte di un totale di ingressi pari a 9.500 euro annui. Possiamo concludere che aprire in via definitiva il Putipù costa al Comune di Ariano Irpino una cifra che possiamo ragionevolmente considerare attorno a 1420 euro annui
Basterà quindi anche solo rimodulare i contributi delle varie sagre estive, togliendo qua e là un centinaio di euro, per restituire un servizio ricreativo e culturale definitivo, stabile e di qualità alla comunità arianese ma specialmente alle ragazze e ai ragazzi. Ora nessun amministratore dica che non ci sono soldi. Se il Putipù resta chiuso è perché così si vuole.
Con la proposta d i Harambee – Movimento per i Beni Comuni, i l Putipù s i PUÒ aprire e per sempre.
Harambee - Movimento per i Beni Comuni"