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ARIANO. L'OPPOSIZIONE ABBANDONA IL CONSIGLIO E VA AL TAR

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Ariano Irpino (AV) – Che non sarebbe stata una seduta di consiglio comunale in discesa, lo si immaginava, ma che ci sarebbe stato un colpo di scena nessuno se lo aspettava. Mainiero, che ha passato gli ultimi venti giorni a ricucire la tela sminuzzata di una maggioranza che a stento sta insieme, era andato in aula per presentare il nuovo assessore senza delega, Giuliana Francioso, per approvare i debiti fuori bilancio e per nominare il nuovo Presidente del Consiglio. Ma l'opposizione non ci sta ed in apertura di sessione Ninfadoro e Bevere hanno presentato una pregiudiziale che riguarda i

tempi di ritiro delle dimissioni del sindaco e annunciano un ricorso al TAR. Per l'opposizione Mainiero avrebbe ritirato le dimissioni oltre i 20 giorni previsti dalla Legge. Il dubbio sorge rispetto ad una diversa interpretazione della norma. Secondo l'opposizione al completo, le dimissioni sarebbero ufficiali, e quindi inizierebbe la decorrenza dei termini, dal momento in cui il sindaco le ha date in consiglio. Durante la seduta il Presidente del Consiglio Giovanni La Vita ha informato l'assise che sulla questione è stato interpellato il Prefetto che sarebbe orientato a ritenere fissata la data di decorrenza dal momento in cui il sindaco ha protocollato le dimissioni. Un cavillo non da poco, visto che sarebbero due o tre giorni quelli che sono intercorsi tra l'annuncio ed il deposito al protocollo, anche per la presenza della domenica in cui l'ufficio è chiuso. Secondo l'opposizione, invece, il consiglio comunale è una seduta pubblica ufficiale e verbalizzata, quindi le dimissioni del sindaco si dovrebbero ritenere acquisite nel momento in cui vengono pronunciate in aula. Sulla questione c'è stato un dibattito vivace, tra lo stesso sindaco e Benvenuto De Pasquale. Conclusa la discussione sulla pregiudiziale, che non è passata per 11 voti contrari, sette favorevoli ed un astenuto, la minoranza ha abbandonato l'aula ritenendo che qualsiasi atto successivo fosse nullo. E' saltata così l'elezione del nuovo Ufficio di Presidenza. Anche Giovanni La Vita, presidente facente funzioni dalle dimissioni di Giovannantonio Puopolo, ha abbandonato l'aula, non senza essere stato ringraziato dal sindaco per quanto fatto nel suo periodo di reggenza. A quel punto la presidenza è stata assunta dal consigliere anziano Ettore Zecchino. Una volta presentato il nuovo assessore, l'assemblea ha approvato debiti fuori bilancio per circa 10.000,00 euro e l'estinzione di alcuni mutui che quest'anno penalizzerà il bilancio comunale ma per l'anno prossimo dovrebbe garantire meno tagli.
Intanto imperversano i commenti e le riflessioni su quanto accaduto. La questione per i consiglieri comunali rimasti in aula, potrebbe rivelarsi spinosa se ad avere ragione fosse l'opposizione. Gli atti approvati, infatti, riguardano questioni di bilancio che, qualora il consiglio fosse nullo, potrebbero creare seri problemi a chi se ne assunto la responsabilità, cioè i consiglieri comunali. La maggioranza, dal canto suo, è certa di quanto fatto e di aver seguito la norma, forte del parere della Prefettura. Intanto si annuncia qualche mese di attività del consiglio comunale senza minoranza. In apertura di seduta Giovanni La Vita ha fatto osservare un minuto di silenzio in ricordo delle vittime del terremoto del 23 novembre del 1980.