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ARIANO. ORDINE FORENSE. LUPARELLA: BENE L'UNITA' MA...

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ARIANO IRPINO (AV) - Si leggono in questi giorni, con l'avvicinarsi delle elezioni forensi del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Ariano Irpino, appelli all'unità della categoria in considerazione del particolare momento storico che caratterizza il Foro. Tali appelli trovano assolutamente d'accordo me, quale delegato OUA, ed i numerosi colleghi con i quali mi sto confrontando in questi giorni. Sarebbe assurdo ed incomprensibile che la classe forense, in un momento come questo, sprecasse energie in una campagna elettorale tra liste contrapposte, e non riuscisse invece ad individuare una

soluzione condivisa. Meraviglia però, e non poco, che gli appelli di cui sopra vengano accompagnati da titoli e commenti che prevedono (meglio, auspicano) l'elezione, per la terza volta consecutiva, dell'attuale presidente, come se il problema si limitasse alla scelta di questo o quel presidente. Ritengo che il momento delicatissimo che caratterizza il nostro Foro, ed in particolare il rischio di soppressione del Tribunale e la necessità di lottare per evitarla, debbano consigliare di tenere da parte i personalismi e le pur legittime aspirazioni di questo o quello. Il Foro ha invece bisogno di coinvolgere e rendere attive tutte le forze utili, ed in particolare tutti quei colleghi, iscritti al nostro Albo, che per storia, cariche politiche ricoperte, prestigio ed impegno personale hanno esperienza e volontà per dare una mano in una battaglia che si annuncia particolarmente difficile. Numerosi colleghi hanno già dato la propria disponibilità, altri andrebbero contattati e motivati. Non risulta però che l'attuale presidenza abbia avviato alcun confronto con chicchessia, né con chi vorrebbe entrare in gioco per dare una mano nell'interesse comune, né con il Consiglio attualmente in carica, né tantomeno con le associazioni e con la rappresentanza OUA. Prova ne sia che della stessa manifestazione unitaria prevista per il 16.12 si è avuta notizia solo grazie agli organi di stampa. L'unità della classe forense, insomma, va perseguita nei fatti, e non solo sui giornali. Al momento attuale agli avvocati arianesi, e per la verità a tutti i cittadini dei comuni che rientrano nel nostro circondario, e che sono direttamente interessati alle vicende del Tribunale, non interessa tanto chi sarà il prossimo presidente del Consiglio dell'Ordine, ma interessa senz'altro che il Consiglio che andrà a nascere abbia l'autorevolezza necessaria per difendere il territorio ed evitare, con la soppressione del Tribunale, un danno irreparabile non solo per gli operatori del diritto ma per tutti i cittadini. E' evidente che chi attualmente copre posizioni di vertice nel Consiglio dell'Ordine deve impegnarsi per operare la sintesi, può porre legittimamente la propria candidatura ma non può lasciare intendere che l'unità della categoria passi necessariamente per una riconferma dell'attuale presidenza e dell'attuale classe dirigente. E' il caso insomma di azzerare tutte le candidature ed ambizioni già ufficialmente o larvatamente proposte, aprire un dibattito vero, che analizzi tutto ciò che di buono o sbagliato ha fatto il Consiglio in carica, individuare le grandi sfide che attendono il nostro Foro nel prossimo biennio, tener conto soprattutto della volontà espressa da tanti colleghi di dare una mano in questo momento di difficoltà. Da questo confronto potrà uscire la conferma dell'attuale presidenza o l'opportunità di fare scelte diverse, la conferma degli attuali organigrammi o l'apertura a forze nuove, ma certamente scaturirà un rafforzamento della categoria, che eviti mortificanti ed incomprensibili battaglie elettorali che allo stato, si ripete, appaiono del tutto inopportune.
Sono certo che il Presidente Monaco, persona accorta e lungimirante, avvierà questa fase di confronto, eviterà di partire lancia in resta in battaglie personalistiche e poco opportune, e non vorrà assumersi la responsabilità di spaccare la classe forense arianese proprio nel momento in cui essa ha maggior bisogno di unità. Il sottoscritto delegato OUA è a completa disposizione per dare una mano in questo senso.
Avv. Marcello Luparella
Delegato Nazionale OUA