Montecalvo Irpino (AV) - Per il secondo anno consecutivo a Montecalvo Irpino nella Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo si è esibito l'Ouverture Gospel Family, un coro nato all'interno del Centro Didattico Musicale Ouverture di Fontanarosa (AV) diretto da Giuseppe Tete e Maria Teresa Ruzza. Attualmente formato da una ventina di elementi tra musicisti e coristi, il coro è preparato e diretto dalla maestra Barbara Vesce. VIDEO
Il coro nel Concerto di Natale ha alternato brani classici del Gospel (Oh happy day, Say a little prayer) a brani mutuati dal genere Pop e opportunamente riadattati (With or without you degli U2, She will be loved dei Maroon Five, Il mio canto libero di battisti, Dancing di Elisa), senza naturalmente dimenticare i brani tipici del periodo natalizio (Oh Holy night, White Christmas, Jingle Bells Rock), mostrando una grande duttilità e ottime potenzialità, malgrado sia un coro nato da pochissimo tempo.
Fedele alla rivoluzione che si ebbe a partire dagli anni '60, quando il gospel lanciò l'era dei grandi cori, intesi come strutture disciplinate e organizzate che usavano arrangiamenti sempre più complessi per far sì che la forza vocale potesse arrivare al ritmo propulsivo, alle intricate armonie e al virtuosismo individuale, anche il coro Ouverture Family Gospel vanta alcune voci soliste di livello decisamente straordinario.
Da segnalare la buona partecipazione dei montecalvesi che hanno partecipato all'evento e che hanno apprezzato le performance dei ragazzi del coro.
Apprezzamento per il concerto è venuto anche dal parroco, don Teodoro Rapuano che ha ospitato il Coro nella Chiesa Parrocchiale, location quest'anno particolarmente suggestiva anche per merito dell'artistico presepe realizzato con personaggi a grandezza naturale intorno all'altare centrale.
Tra i musicisti che hanno suonato c'è anche il montecalvese Vincenzo Grasso (alla chitarra elettrica) che ha avuto anche un ruolo fondamentale nel consigliare la presenza del coro a Montecalvo. Insieme a lui hanno suonato alla batteria Manuel Ferrante, al basso Nicola Fucci e alla tastiera Maria Teresa Ruzza.
Il romanzo d'esordio di Michele Zizza, giovane autore pugliese innamorato dell'Irpinia. Un susseguirsi di colpi di scena tra amori ed esperimenti genetici condotti nelle segrete dei monasteri del sud Italia.