AVELLINO. FRODE ALIMENTARE. SEQUESTRATE 55.000 BOTTIGLIE E LATTINE
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- Pubblicato Martedì, 13 Dicembre 2011 15:14
- Scritto da Gaetana Di Zenzo
AVELLINO - Un nuovo sequestro di merce in città. Ad essere prese di mira dagli uomini delle Fiamme Gialle di Avellino, questa volta, sono state quasi 55 mila tra bottiglie e lattine di bibite analcoliche che sono state tolte dal mercato perché presentavano irregolarità nell'etichettatura. Infatti, le bevande pur non essendo state adulterate, diversamente da quanto disposto dalla normativa in tema di alimenti per quanto viene consumato nel territorio nazionale, erano prive delle indicazioni in lingua italiana.
Tutto è iniziato lo scorso 5 dicembre quando i finanzieri di Avellino, dopo aver individuato un importante punto vendita di Avellino nel quale alcune bottiglie di Coca Cola, Pepsi Cola e Deep Cola da due litri riportavano sull'etichetta indicazioni solo in lingua straniera, hanno sequestrato gli articoli, riuscendo a risalire al distributore presso il quale l'esercizio commerciale si era approvvigionato: una ditta di Giugliano in Campania (NA) che aveva acquistato da una ditta con sede in Portogallo bevande a prezzi stracciati, poi rivendute direttamente ai clienti finali. Il sequestro ammonta a 51.870 pezzi.
Nella mattinata di ieri, inoltre, gli uomini della Tenenza di Baiano (agli ordini del maresciallo aiutante Marcello Daniele) hanno sottoposto a sequestro presso un noto esercizio commerciale di Mugnano del Cardinale 1.476 bottiglie di Coca Cola riportanti etichette con indicazioni in lingua straniera. Nei confronti dei titolari delle tre attività commerciali sinora individuate, F.L. 32enne residente in Monteforte Irpino, D.G., 48enne residente ad Avellino e P.A., 38enne residente a Giugliano in Campania, è scattata la segnalazione alle autorità competenti oltre alla contestazione di elevate sanzioni pecuniarie .
Un'articolata azione di controllo nei confronti di negozi ed esercizi commerciali dediti alla vendita al dettaglio è stata avviata, dai finanzieri, anche nelle province di Caserta e di Napoli, grazie all'intervento dei reparti del Corpo competenti per territorio in relazione alla sede dei punti vendita, al dettaglio o all'ingrosso, delle bevande.