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Politica

APPLICAZIONE LINEE GUIDA GOVERNO MONTI. A MONTECALVO IRPINO GIA' FATTO!

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Pulizia, risanamento, moralizzazione, rinuncia agli emolumenti, lotta all'evasione, razionalizzazione delle risorse, attenzione ai giovani . Sono questi gli intenti programmatici del governo Monti. E Montecalvo, nel suo piccolo, per una volta può dire: "Già fatto"!. Già fatta la pulizia con la segnalazione alla Magistratura di tanti presunti comportamenti scorretti. Ora è compito di quest'ultima accertare eventuali responsabilità. Già avviato il risanamento delle disastrate casse comunali attraverso un'azione coraggiosa che ha preso le mosse dalla dichiarazione di dissesto. Operazione fortemente criticata, sulla

quale la speculazione politica ha cercato di lucrare consensi sostenendone l'evitabilità, minimizzandone la portata. Mentre qualsiasi azione ferma e decisa per giungere al risanamento non poteva che prendere le mosse dal coraggioso riconoscimento della situazione di difficoltà, dalla reale quantificazione della massa passiva, dalla riconsiderazione dei provvedimenti concepiti in passato per porre rimedio a tanto disordine e già incautamente indicati in bilancio, con curiosa leggerezza, quale panacea per tutti i mali. Un ulteriore ritardo nella presa di coscienza della preoccupante difficoltà avrebbe compromesso definitivamente ogni speranza di ripresa della vita economica e morale dell'intero paese.
Già realizzata la moralizzazione attraverso il sovvertimento della concezione dell'esercizio del mandato, finalmente riportato nel giusto alveo del servizio a favore della comunità. Lontano dagli interessi personali che, nella migliore delle ipotesi, puntavano perpetuare i mandati, e dalle antiche consorterie che, per loro natura, andavano a detrimento del bene pubblico.
Già fatta la rinuncia agli emolumenti. Uno dei primi atti dell'attuale compagine amministrativa è stato quello di rinunciare ad ogni compenso per la propria attività svolta a favore della comunità. Le economie che ne sono derivate sono state stornate a favore delle famiglie. Poca cosa? No, una vera rivoluzione. Un atto coraggioso, saggio ed opportuno: i sacrifici si devono fare tutti. Se, come si dice nel mio ambiente, l'esempio è la più alta forma di autorità, tale atteggiamento di vicinanza ai più deboli conferisce a Pizzillo ed ai suoi l'autorità morale per continuare nell'azione intrapresa, sapendo di poter fidare nel seguito della migliore cittadinanza.
Già avviata la lotta all'evasione delle imposte locali. Con delle serie e semplici verifiche la base contributiva è stata ampliata, con evidente soddisfazione di chi aveva sempre onorato i propri doveri di onesto contribuente e con altrettanta "soddisfazione" di chi, pur desiderando fortemente partecipare alle spese comuni, se ne vedeva ingiustamente escluso per curiose sviste o per astrali congiunture, contro cui ogni tentativo di personale ravvedimento era sempre risultato vano! Fuor di metafora, è lecito ora attendersi che, con l'inclusione degli "esentati" e l'aumento delle entrate, il carico fiscale possa ridursi o, quantomeno, che i servizi migliorino per tutti.
Già razionalizzata la risorsa umana nell'ambito dell'organizzazione degli uffici comunali. La rivoluzionaria operazione, inconcepibile fino a poco tempo fa, portata avanti senza riguardo per le vicinanze politiche e senza serio danno per alcuno, ha già spiegato i suoi effetti positivi. Abbiamo ora una macchina burocratica più snella, meno onerosa per le esangui casse dell'erario comunale e con la concreta possibilità di una sua giusta valorizzazione, con ricadute positive sui fruitori dei servizi e sulla, non meno importante, motivazione di tutto il personale rimasto effettivo.
Già mostrata attenzione verso i giovani. Si è finalmente pensato di affidare incarichi professionali a giovani laureati. Si è finalmente provveduto a stimolare la messa a frutto delle professionalità acquisite negli studi bandendo concorsi di idee (purtroppo con sciocca leggerezza ignorati dai giovani professionisti).
Insomma, quella classe politica da tutti desiderata a livello nazionale, l'elettorato montecalvese l'ha saputa esprimere nelle ultime consultazioni amministrative. Possiamo esserne fieri, possiamo con orgoglio definirci gli anticipatori del un nuovo corso!
Una sola cosa ci avrebbe permesso di strafare: se i predecessori di Pizzillo avessero fatto un passo indietro molto prima, avremmo fatto in tempo a dare il buon esempio anche ai predecessori di Monti!
Buone feste a tutti.
Mario CORCETTO