QUALE AVVENIRE PER LE FERROVIE MINORI? IL CONVEGNO AD AVELLINO
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- Pubblicato Giovedì, 01 Dicembre 2011 15:28
- Scritto da Redazione
AVELLINO - Nell'ambito della mostra "Est locus... Irpinia Postunitaria", organizzata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Soprintendenza BAP di Salerno e Avellino, diretta da Gennaro Miccio, con la collaborazione della Soprintendenza Archeologica di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta, della Soprintendenza BSAE di Salerno e Avellino, Comune e Provincia di Avellino e con la sponsorizzazione di Calcestruzzi Irpini, De Vizia, Novolegno e Polisud, domani, venerdì 2 dicembre, alle ore 16.30, nella Sala Ripa del Carcere Borbonico in via Dalmazia ad
Avellino si svolgerà un convegno dal titolo: Quale futuro per le ferrovie "minori"?. Coordina Valentina Corvigno, Architetto – dottoranda in Conservazione dei Beni Architettonici e del Paesaggio. Introducono Gennaro Miccio, Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Salerno e Avellino, Stella Casiello, Docente di restauro-Università UNINA. Relazioneranno Albano Marcarini, Presidente Confederazione per la mobilità dolce, Andrea Pane, Docente di restauro-Università UNINA, Anna Donati, Assessore alla mobilità del Comune di Napoli. Intervengono
Virgilio Caivano, Portavoce Rete Italia Piccoli Comuni; Michele Marino, Presidente consorzio sviluppo sostenibile VALLE DELL'OFANTO; Donato Tartaglia, Direttore museo etnografico di Aquilonia. Saranno presenti anche studenti che hanno discusso la loro tesi di laurea sulla ferrovia Avellino-Rocchetta.
Organizzato dall'associazione "in loco_motivi" il convengno ha lo scopo di approfondire tematiche relative all'importanza dei tratti ferroviari "minori", sottolineando l'importanza del tratto ferroviario Avellino – Porta Santa Venere ormai riconosciuta come maggiore opera realizzata in Italia meridionale dopo l'Unità d'Italia. Fu inaugurata il 25 ottobre 1895. L'esposizione "Est Locus...Irpinia postunitaria", realizzata per raccontare diversi aspetti del viaggio che intraprende l'Irpinia dopo l'Unità d'Italia, resterà aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2012 con ingresso gratuito, dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 17 alle 20, tutti i giorni della settimana sabato e domenica compresi. Nei giorni di sabato 24 dicembre e sabato 31 dicembre 2011 con i seguenti orari di apertura: 10-00 – 13.00. Aperta anche domenica 25 dicembre e domenica 1 gennaio 2012 con orario: 10.00 – 13.00 e 17.00 – 20.00.
Resterà, invece, chiusa l'8 dicembre, il 26 dicembre 2011 e il 6 gennaio 2012.