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ARIANO IRPINO (AV) - L'onorevole Giuseppe Zamberletti, in occasione del trentunesimo anniversario del terremoto che colpì in maniera devastante l'Irpinia e la Basilicata, ha ripercorso, prima ad Ariano e successivamente a Teora, le tappe della sua esperienza di organizzatore dei soccorsi nel post sisma e di politico che  diede una svolta alla protezione civile in Italia. Ad Ariano, dove si è confrontato anche con l'assessore regionale alla Protezione Civile, Edoardo Cosenza, con il presidente dell'amministrazione provinciale dell'Aquila, Antonio del Corvo e con amministratori locali e tecnici

dell'INGV, ha sostenuto che si prova sempre una grande emozione a tornare in Irpinia. Come pure non si finisce mai di apprezzare il grande lavoro svolto durante questi 31 anni. Nel 1980 era tutto distrutto, i centri abitati erano privi di tutto." Adesso - ha spiegato - vedo con i miei occhi che è stato fatto un lavoro imponente, meraviglioso. E' il risultato dell'impegno di tutti, delle istituzioni, dei residenti e in parte anche della protezione civile. Si può dire che la protezione civile sia nata qui, dopo il terremoto . Quella è stata la più grande catastrofe naturale dell'Italia dal dopoguerra. Per il numero delle vittime, la gravità del

fenomeno, la vastità del territorio colpito. Un territorio grande come il Belgio. Proprio questo evento ha messo sul tappeto due cose fondamentali. La prima , creare una grande politica di prevenzione. La seconda , poter contare su una quantità di mezzi e su un coordinamento efficace. Un sistema di protezione con una pluralità di attori".