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Back Sei qui: Home Politica Tutte le Notizie Italia DE LUCA (PD): “PER AIUTARE IL COMMERCIO DIFENDIAMO IL MADE IN ITALY”

DE LUCA (PD): “PER AIUTARE IL COMMERCIO DIFENDIAMO IL MADE IN ITALY”

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Sostenere i prodotti "made in Italy" e le imprese che li realizzano. E' questo l'obiettivo dell'interrogazione firmata dal senatore del Partito democratico Enzo De Luca insieme ad altri colleghi, tra cui Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, ed indirizzata ai ministri dello Sviluppo Economico e delle Finanze. I senatori del Pd si soffermano, in particolare, sul decreto ministeriale sottoscritto il 10 luglio 2008 con il quale, sostengono, «attraverso un bando, da una parte si dava attuazione all'azione strategica di

innovazione industriale, dall'altra, invece, si individuavano le condizioni, i criteri e le modalità per la concessione di agevolazioni a favore di programmi finalizzati allo sviluppo di prodotti, processi e/o servizi caratterizzati da un elevato livello di innovazione tecnologica ed organizzativa e da un impatto di sistema e/o filiera per il made in Italy». Numeri alla mano: 104 i progetti ammessi ai finanziamenti del bando, 162 le grandi, 128 le medie e455 tra piccole e micro, le imprese coinvolte, circa 638 milioni di euro l'importo dell'investimento complessivo.
«Il decreto ministeriale del 2008 - continuano- prevedeva uno stanziamento di circa 190 milioni di euro che poi, successivamente, è stato incrementato fino a raggiungere i 280 milioni di euro attuali. A tutt'oggi, però, sono numerosissimi i progetti, distribuiti su tutto il territorio nazionale per investimenti complessivi previsti di oltre 282 milioni di euro, ammessi ma non ancora finanziati.
In Campania, ad esempio, il finanziamento ammonta a 2.684.889 milioni. Considerato che tali progetti verrebbero finanziati per circa il 50 per cento dell'investimento previsto, mancherebbero ancora 140 milioni di euro. In questo periodo di crisi economica sarebbe fondamentale rilanciare lo sviluppo investendo nell'innovazione, perciò diventa indispensabile che si onori l'impegno con queste imprese che nell'innovazione hanno scommesso tanto, visto che anche questi progetti erano stati ammessi al finanziamento. In conclusione ci chiediamo se i ministri intendono adottare le misure più opportune per poter individuare nel più breve termine le risorse finanziarie da destinare ai progetti ammessi al bando e non ancora finanziati e, più in generale, quali e quante risorse si intendono fornire alle imprese ed in particolare alle piccole e medie imprese per agevolare la ricerca di strumenti di innovazione tecnologica, di processi e/o di prodotto, in modo da accrescere il livello della competizione italiana all'estero».