RIORDINO PROVINCE. DE MITA: VIESPOLI NON DICE LA VERITA'
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- Pubblicato Mercoledì, 07 Novembre 2012 11:54
- Scritto da Redazione
Napoli – "A Viespoli sta venendo meno il terreno sotto i piedi. E tenta di metterla in rissa. E' un tentativo inutile. Non capisco nemmeno perché si senta attaccato da me. In questa vicenda non mi pare di avergli mai dato particolare considerazione. E comunque non cadrò in questa trappola". Così Giuseppe De Mita, vicepresidente della giunta regionale della Campania, in merito alla questione del riordino delle Province, ed in particolare alla vicenda del capoluogo della Provincia di Avellino così come viene ridisegnata dal provvedimento governativo licenziato mercoledì scorso dal Consiglio
dei Ministri.
"Comunque sia, Viespoli – continua il vicepresidente De Mita – sa di non dire la verità. Sa bene, infatti, che ho avanzato una proposta di riordino che voleva seguire un principio logico e razionale e cioè quella di partire dalla perimetrazione della Città Metropolitana di Napoli come strumento per salvaguardare l'articolazione regionale complessiva, e quindi anche i territori di Avellino e Benevento. E' stata proprio questa la posizione assunta dalla giunta regionale della Campania che non ha mai chiesto, come strumentalmente sostiene, alcuna deroga al governo. Credo che se Viespoli avesse letto la delibera di giunta regionale sarebbe riuscito a comprenderlo. Che questa posizione, poi, avesse il merito di tutelare l'equilibrio complessivo del territorio regionale è confermato dall'entusiasmo con cui, anche a Benevento, a partire dal presidente Cimitile, sia stata accolta".
"In merito alla questione del capoluogo – dichiara ancora il vicepresidente De Mita – Viespoli sa bene come la norma di riferimento sia capricciosa e priva di alcun fondamento logico. Malgrado questo, però, per Avellino si presenta l'occasione per scoprire ed offrire le qualità necessarie a diventare luogo di rappresentanza di un'area più vasta, così come viene fuori dal nuovo disegno territoriale proposto dal governo. Qui si tratta di individuare il capoluogo di un'area più vasta e non di rivendicare solo una posizione localistica".
"Se devo stare alle parole di Viespoli – conclude De Mita - è già chiaro come, nonostante tutto, la classe dirigente irpina abbia maggiori e più spiccate qualità da offrire, magari sarà stata un po' ingenua, ma non furbetta. Da Viespoli mi aspetterei una competizione al meglio. Se queste sono le premesse direi che il primo passo che compie è sicuramente un passo falso".