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Back Sei qui: Home Territori Tutte le Notizie Miscano Politica MONTECALVO. ANTONIO CAVOTTA: PIZZILLO NON E' UN DITTATORE

MONTECALVO. ANTONIO CAVOTTA: PIZZILLO NON E' UN DITTATORE

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Montecalvo Irpino (AV) - Antonio Cavotta, capogruppo della Campana in consiglio comunale chiarisce le posizione dei due consiglieri dissidenti. "I due sono fuori dalla Campana perché Franchina Mobilia chiedeva la testa di Antonio D'Addona e Giuseppe Ruccio perché è stato revocato dal suo incarico di assessore dal sindaco. Entrambi in una riunione di maggioranza avevano votato la nomina di D'Addona a responsabile del servizio lavori pubblici. In quella sede non si erano opposti". E poi cosa è successo?.

"Dopo poco tempo hanno ritenuto che la responsabilità andava tolta. La nomina era vincolata fino a nuova soluzione. Era necessaria per rimettere in moto l'ufficio tecnico. Dopo l'aut aut di Mobilia e Ruccio, il sindaco ha sentito la maggioranza ed il gruppo ha ritenuto che D'Addona continuasse nel suo ruolo fino alla stipula di una convenzione con il Comune di Ariano Irpino per la gestione associata del servizio. Convenzione che Montecalvo ha già votato il 28 settembre. Non è vero che il sindaco non mantiene i suoi impegni, nonostante la sua assenza dalla politica, ha rispettato i tempi che aveva dato. Infatti si era impegnato a trovare una soluzione per la fine di settembre"
Alcuni parlano di Pizzillo come di un dittatore.
"L'esclusione di Ruccio è stata votata nella Campana. Pizzillo non è un dittatore, anzi se vogliamo Ruccio e Mobilia sono loro ad esserlo perché, pur essendo in minoranza, su alcuni punti volevano imporre a tutti i costi le loro posizioni"
In questi giorni si parla molto dell'appalto della pubblica illuminazione, su cui Ruccio e Mobilia mostrano delle perplessità
"I due hanno votato in giunta sia gli indirizzi operativi che il bando, invece non hanno votato la delibera di approvazione del progetto. Non si può essere in amministrazione e poi sui giornali essere i maggiori oppositori. Le scelte sono state prese nel gruppo, e non sono frutto di azioni personali dell'esecutivo. Addirittura, Giuseppe Ruccio si era proposto nel ruolo che svolge oggi D'Addona, e adesso si dice contrario"
Qualche dubbio viene espresso anche sull'azione amministrativa
"Quando ci siamo insediati in cassa non c'erano 5 euro per fare un telegramma. Oggi ci sono 15 cantieri aperti ed in primavera ne partiranno altri. Entro fine anno faremo una riunione per altre opere da realizzare. Abbiamo risanato le casse comunali e pagato 2,4 milioni di euro di debiti"
Ruccio continua a sostenere di essere in maggioranza
"Questa sua posizione appare alquanto illogica sopratutto se si pensa che ha tentato di organizzare riunioni clandestine con altri consiglieri".