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Irisbus. Un giorno davanti ai cancelli. Tra gli operai il dibattito è aperto

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FLUMERI (AV) – Continua il presidio di fronte ai cancelli della Irisbus. Un centinaio di persone alle 11 del mattino sostano sotto i gazebo. Poco più lontano, adiacente al parcheggio, nella cucina da campo si prepara il pranzo. Si discute del futuro dell'azienda. Aperta è la discussione sulla disponibilità ad ascoltare il piano industriale del possibile acquirente. In ogni caso la tesi più seguita è quella della trattativa per far restare FIAT che viene ritenuta un'azienda affidabile, dopo i trent'anni trascorsi in Valle Ufita. Su questo fronte molto dipende dal piano industriale che DR presenterà.

In ogni caso il punto fondamentale resta la salvaguardia di tutti i posti di lavoro. Al massimo si è disponibili a negoziare sulla mobilità prepensione. Dopo l'incontro con Centrella, si sta ampliando una certa sospettosità rispetto all'operato dei sindacati nazionali. Non piace il fatto che abbiano partecipato ad un tavolo preliminare senza che lavoratori ne fossero a conoscenza. Su questo i sindacati smentiscono ma Centrella insiste. Davanti ai cancelli stamattina si discuteva della possibilità di organizzare una delegazione degli operai, al di fuori dei sindacati, da mandare al tavolo organizzato dal Governo previsto a Roma di mercoledì. Si parla anche del piano trasporti nazionale. Il parco macchine dei trasporti pubblici su gomma è obsoleto, sopratutto al sud. Un piano di ammodernamento da solo garantirebbe il lavoro all'impianto per molti anni. Abbastanza sentita è la tesi che il Governo dovrebbe garantire commesse nel settore. "Voi dovete fare come fa la Lega sulle quote latte – dice un lavoratore all'onorevole Marco Pugliese, in visita al presidio -. Bisogna che al nostro stabilimento sia assicurato il lavoro, d'altra parte siamo gli unici a produrre autobus in Italia". Pugliese sostiene la necessità che al tavolo ci sia una rappresentanza dei lavoratori e smentisce che le trattative siano in una fase avanzata. Ci sono, secondo l'onorevole di Forza del Sud, i margini per una trattativa che convinca FIAT a restare in Valle Ufita. "Ci stiamo muovendo bene – dice Pugliese -. Occorre continuare così e aprire un tavolo di trattativa per fare restare qui la Irisbus". Ma non ci sono solo i lavoratori dello stabilimento. C'è anche l'indotto che qui conta migliaia di lavoratori. Gli imprenditori auspicano un piano di rilancio dell'azienda che sia orientato al mercato. "Tutto parte dal riuscirsi ad orientare al mercato – dice Carmine Loffredo, imprenditore fornitore di Irisbus -. Prima di tutto occorre capire cosa chiede e poi adoperarsi con una progettazione di autobus adatti a quelle esigenze. Questo lo si può fare con un'indagine di mercato. Poi arriva il discorso della produzione". Cresce e si qualifica l'articolato discorso dell'Automotive.