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Back Sei qui: Home Città Tutte le Notizie Ariano Irpino Politica Ariano. La sezione locale del PD accusa i comportamenti parlamentari

Ariano. La sezione locale del PD accusa i comportamenti parlamentari

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ARIANO IRPINO (AV) - "La giornata di martedì 5 luglio 2011 segna uno dei punti più bassi della recente storia politica di questo Paese - screve la segreteria del PD in una nota stampa -. Protagonista il solito Berlusconi che, pur agonizzante, non rinuncia ad inquinare legalità ed Istituzioni asservendole all'unico scopo di tutelare i suoi personali strettissimi interessi. Questa volta, però, siamo anche noi Democratici e con ben due acrobatiche esibizioni. La prima segnata da una profonda spaccatura sui referendum abrogativi dell'attuale legge elettorale, circostanza che al di là delle posizioni sullo specifico dato tecnico, lascia palesemente

emergere due visioni profondamente diverse di un futuro assetto politico istituzionale mortificando proprio quella unità di idee e proposte che il nostro "popolo" ci chiede e legittimamente pretende. La seconda, vistosamente più grave, segnata dalla nostra astensione sulla legge per l'abrogazione delle Province. Astensione espressa non per un errore od una "svista" ma dopo ben quattro ore di riunione del gruppo parlamentare - continua la segreteria del PD di Ariano -. La profonda crisi politica che ha investito il Paese e le manovre conseguenti dell'attuale Governo ne stanno scaricando il peso e gli effetti sulle fasce deboli della società: sui pensionati, sugli ammalati, sui ceti medio-bassi, sulle donne, sui giovani, sui precari. Il Paese è estenuato e guarda al futuro senza speranza, con rassegnazione se non con disperazione. La mobilitazione spontanea di tanti milioni di cittadini e di giovani ,riuniti in associazioni e movimenti ,che ha assestato un durissimo colpo al Governo Berlusconi trascinandolo vicino all'implosione, non può essere ignorata! Ogni sforzo deve essere profuso per entrare in sintonia con questi cittadini, interpretarne i bisogni, rappresentarne le istanze. Quel voto di astensione, oltre che salvare il Governo Berlusconi da una clamorosa e forse decisiva sconfitta, tradisce il nostro programma, alimenta la prosecuzione di sprechi e privilegi del nostro sistema amministrativo, tranquillizza , tutela e blandisce quel ceto politico che proprio di politica vive senza slanci, passioni, ideali avendo come unico ideali la propria conservazione ed autoriproduzione. Effetto ancora più grave è costituito dal cortocircuito che questa condotta politica ha generato e che produrrà diffidenza proprio nella pubblica opinione ed in quei movimenti spontanei che nel Partito Democratico cominciavano ad intravedere il soggetto possibile per una vera futura alternativa nel Paese. Come cittadini, come democratici, come dirigenti, seppur periferici e marginali, di questo Partito esprimiamo incredulità, dolore, rabbia di fronte a questa scelta stupefacente. Chiediamo che venga posta in atto ogni iniziativa possibile che possa ricreare nei cittadini ed in noi stessi speranza e fiducia verso il PD, riaccreditandone i dirigenti ad ogni livello e ridando loro quella credibilità senza la quale l' iniziativa politica diventa impossibile mettendo anzi in crisi anche le stesse ragioni della militanza nel al Partito".