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Ariano. Mainiero tiene la rotta. Supera lo scoglio bilancio e chiama gli ex alleati

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Ariano Irpino (AV) – Antonio Mainiero resta alla guida della città. Il primo cittadino supera lo scoglio del bilancio consuntivo incassando il voto favorevole di 11 consiglieri, l'astensione del gruppo degli ex amici che si definiscono gruppo del PDL – Popolari per Ariano ed il voto contrario dell'opposizione di centrosinistra. Questo al termine di un dibattito consigliare animato che ha, di fatto, sviscerato le profonde divisioni che hanno portato alla crisi politica prima ed al rimpasto dopo. Ormai è netta la separazione in consiglio tra due modi di intendere la politica, da un lato "i manovratori"

dall'altro chi ritiene di operare nell'interesse della città. Le carte si rimescolano in uno scontro tutto interno al centrodestra, nuovo e vecchio, quello che si consuma in aula. Apre il consiglio comunale l'assessore Crescenzo Pratola che relaziona sul bilancio ed annuncia un avanzo di bilancio di poco più di 5 milioni di euro. Questo grazie all'ici sui terreni edificabili che ha aumentato notevolmente le previsioni d'entrata delle casse comunali. Pratola cita anche i 174.000 euro ricevuti dalla Regione Campania per la stabilizzazione degli LSU. Pratola cita gli swop che hanno portato inaspettatamente un utile alle casse del comune. Poi è la volta di De Pasquale che parla di "eventuale dissesto finanziario". Poi definisce lo strumento economico come "il peggiore bilancio degli ultimi anni", pur non essendo "eccepibile sul piano finanziario". Secondo il consiugliere del PDL – Popolari per Ariano su 25 milioni, 17 sono per le spese consolidate. "Per la città non c'è niente - dice De Pasquale – a queste condizioni si potrebbero eliminare le spese della politica, visto che non decide su nulla". Durante l'intervento si consuma uno scontro duro con Santoro mentre De Pasquale paventa il ricorso alla Corte dei Conti. Intanto il presidente del Consiglio chiede a Pannese il suo gruppo di appartenenza. La tensione è palpabile sopratutto tra i gruppi che avevano dato vita alla federazione. Pannese conferma la sua appartenenza al gruppo degli autosospesi del PDL. Intanto Pannese sulla ricostruzione delle vicende politiche che hanno portato al rimpasto, riferito a De Pasquale dice: "il mio intento, durante la partecipazione alle riunioni, era quello di tutelare la gente di Ariano, lei forse aveva altri fini che non erano i miei". Il riferimento alla recente nomina di De Pasquale a revisore dei conti dell'ASI è palese. Poi è la volta di Giovanni La Vita del gruppo del PSI. "Il bilancio aveva preso la strada del dissesto – dice il capogruppo socialista -. Poi c'è stata un'inversione di rotta, per questo avremmo voluto la partecipazione dei revisori dei conti". Ninfadoro, del gruppo del PD, sottolinea come i grandi problemi della città ristano ancora irrisolti e cita il parcheggio di Calvario, il parcheggio Anzani, il macello di Camporeale, l'ex macello di sant'Antonio, i Tranesi, l'Hotel Giorgione, l'ex mercato coperto ed il contratto di quartiere di rione Martiri. "Il bilancio è un bluff – dice Ninfadoro -. Lei chiede il voto a gente che due anni fa sosteneva il centrosinistra. La città in questo momento non si fida di voi". Intanto prende la parola il sindaco che replica a De Pasquale. "Non torno più sulle questioni della crisi. Di questo la città ne ha le tasche piene – dice Mainiero -. Adesso dobbiamo pensare ai passi avanti che già stanno avvenendo". Poi è la volta di Santoro che non ci sta a prendersi il ruolo del voltagabbana. "Mi sarei aspettato che si discutesse di bilancio – dice Santoro -. E che si discutesse di che fine devono fare i 5 milioni di avanzo di bilancio. Li usiamo per Giorgione? Lei cosa vota? - dice chiedendo a De Pasquale -. Ritengo che ci siano opportunisti e coraggiosi. Noi il nostro coraggio lo mettiamo a disposizione di Mainiero". Poi si rivolge al presidente Puopolo: "Prima di chiedere a me con chi sto, sono io che chiedo a lei con chi sta". Poi si registra un violento scontro verbale tra De Pasquale e l'assessore Pratola. Infine prende la parola Zecchino che sottolinea che "la politica non è solo mediazione, oltre una certa soglia la macchina s'imballa. Un punto debole della prima parte dell'amministrazione è stato proprio la gestione dei lavori pubblici. Con il nuovo corso della maggioranza abbiamo fatto molto di più in pochi giorni di quanto è stato fatto in un anno, a causa delle estenuanti mediazioni, su regolamentazione di eolico e fotovoltaico".