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Ariano. Il PD chiede le dimissioni dei consiglieri comunali e ritorno alle urne

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Ariano Irpino (AV) - Alla vigilia del ritorno in aula del sindaco Antonio Mainiero con la nuova maggioranza, il PD esce con un volantino pubblico dai toni forti. "La città sta morendo ed il Centro-Destra che l'ha amministrata e che tutt'ora la gestisce continua a trastullarsi con mosse e contromosse, con imboscate e rese dei conti che, ormai, hanno raggiunto l'indecenza. Eppure, nella Storia recente, mai Ariano era stata governata da una maggioranza così ampia - recita il documento del Partito Democratico di Ariano diffusono nel pomeriggio nelle redazioni giornaistiche. 

"I 18 consiglieri che, sino ad ieri, la rappresentavano sono stati capaci di generare soltangto una teatrale instabilità politica assolutamente dannosa per la collettività. La crisi si è aperta, si è svolta ed è stata chiusa nelle segrete stanze del potere.  E' il fallimento del Centro - Destra. Il fallimento, cioè di una politica che fonda le sue radici non sugli interessi dei cittadini, ma soltanto sul miraggio di costruire per sé o per i propri discendenti eventuali fortune politiche. Negli ultimi due consigli Comunali abbiamo assistito alla sostituzione da parte del sindaco di tre Assessori (Castagnozzi, Lo Conte e Mastandrea), che erano stati determinanti per la sua elezione, con tre candidati delle liste civiche. A sostenere la nuova Giunta ci sono oggi i consiglieri "c.d. Responsabili del Tricolle" guidati dagli ex candidati a sindaco, Pasqualino Santoro e Carmine Peluso. Mai abbiamo assistito a tanti cambi di casacche, a tanti disinvolti ripensamenti e a tanti indecorosi baratti. Siamo di fronte ad una vera "emergenza morale". Avete, con il vostro trasformismo, nuovamente villipeso il sonsenso dei cittadini e gli avversi sentimenti ad un certo modo di fare politica chiaramente manifestati con la straordinaria partecipazione al voto referendario. Vi chiediamo, pertanto, per la dignità della nostra citta, per il rispetto dei cittadini, per il prestigio delle Istituzioni e per la rinascita della nostra collettività, uno scatto di orgoglio: dimettetevi e ridate voce ai Cittadini".