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Back Sei qui: Home Attualità Tutte le Notizie Italia Ariano. Lo sprint finale del comitato per il sì. Marcia e comizio

Ariano. Lo sprint finale del comitato per il sì. Marcia e comizio

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ARIANO IRPINO (AV) - Cominmcia presto la giornata del comitato referendario cittadino per il Sì di Ariano Irpino. È la giornata di chiusura e sanno bene che va portata a termine nel migliore dei modi. In mattinata parte l'auto con le trombe ad annunciare il comizio di chiusura. Già da giorni su internet si pubblicizza la marcia dei referendari in maglietta bianca e scritta a mano "Io voto 4 SI". L'appuntamento è per le 18 al piazzale della forestale, e alle 20,30 è prevista la chiusura in piazza Plebiscito. Nelle altre piazze, Martiri e Cardito, è intervenuto solo il coordinatore Fabrizio Procopio.

Ma proprio lui questa volta ha chiesto e ottenuto, nonostante le reticenze dei ragazzi, tutti a digiuno di esperienze politiche, di intervenire in 4. L'ansia è tanta, piazza Plebiscito è grande, la gente potrebbe essere molta. Trovare la disponibilità pare una missione impossibile. Procopio ci riesce. Si stende un documento unitario sui tre temi e tre giovani del comitato spiegheranno gli argomenti del documento alla platea in piazza. Al coordinatore il compito di aprire il comizio e l'intervento conclusivo. Nella sede del comitato l'aria è incandescente, i tre ragazzi leggono e rileggono mille volte il pezzo di documento a loro assegnato. Uno su acqua, uno su nucleare, uno su legittimo impedimento. Sono le 17 al comitato, insieme a chi ripete l'intervento da presentare al comizio di chiusura, c'è chi lavora sodo su magliette bianche, tutte colorate e tutte con un solo messaggio, quello di andare a votare e votare 4 SI. Ore 18,30 il piazzale davanti al Putipù si è popolato. Procopio non nasconde l'entusiasmo "Mi aspettavo una ventina di persone, invece siamo quasi 50. A mia memoria è la prima marcia non scolastica, di pomeriggio, per un argomento politico nazionale che viene organizzata ad Ariano Irpino". Parte il corteo. Attraversa il piazzale Pasteni, i fischietti si fanno sentire. Si sale per la Guardia verso piazza Ferrara, dai bar escono e applaudono. Si sale verso la Villa Comunale, alcuni manifestanti irrompono gioiosamente nei negozi gridando "VOTA 4 SI" e poi scappano. I sorrisi fra i manifestanti sono il miglior biglietto da visita per questo movimento referendario. In villa le persone restano a guardare incuriosite questi 50 manifestanti vestiti con una maglietta bianca variopinta. Si scende verso via D'Afflitto. C'è chi saluta, chi approva il corteo. Alcuni si uniscono ai manifestanti anche senza maglietta bianca. Si arriva davanti all'auditorium. Qualcuno vorrebbe entrare e farsi sentire dai politici e dalla loro claque chiusi là dentro. Alcuni vorrebbero andare a dire con forza che la politica è altro, direbbe Gaber "è partecipazione", è entusiasmo e speranza insieme. Ma c'è la Digos che deve giustamente fare il suo lavoro. I potenti non si toccano, non si disturbano, non si infastidiscono. I cori si alzano. Via D'Afflitto davanti all'auditorium è una gola stretta. Il coro pressante "VOTA 4 SI" si fa ancora più incalzante. Ragazzi, ragazze, mamme con i passeggini, qualche professionista. In quei 50 è rappresentato un mondo che di solito non fa politica, ma ha bene in testa cosa sia la politica o almeno come dovrebbe essere. Uno mondo che sa cosa sia la vita e i suoi sforzi. Il corteo rallenta davanti alla location dove siedono Zecchino, Mainiero, Viespoli e altri noti esponenti. Ma poi il corteo avanza, supera la vecchia politica e si dirige verso piazza Plebiscito. In piazza arriva questa cinquantina di persone, con questi palloncini bianchi. I fischietti urlanti infastidiscono qualcuno che alza la voce contro i manifestanti. Ma niente di preoccupante, sono i soliti stanziali di Piazza Plebiscito che per una volta dovranno sopportare questo piccolo corteo festoso che comincia a sentire di essere un soggetto politico, fatto oltre che di donne e uomini, anche di rete, di relazioni con altre realtà sociali e politiche.
Arriva l'impianto audio e subito viene montato. Un gazebo appare dietro al piccolo palco che il comune ha provveduto a fornire. Compaiono addobbi politici, manifesti, palloncini. Il palco è pronto. Nessuna bandiera di partito. Parte il comizio. In piazza poco meno di 200 persone. Apre Procopio. Ricorda quanto un referendum possa cambiare la vita delle persone molto più di una elezione amministrativa o politica. Poi ci parla del comitato, delle 28 sigle che hanno aderito, del lavoro svolto. Poi passa la parola a Ezio Ventre che espone con chiarezza le ragioni per votare SI contro il nucleare. Dopo di lui Marisol Rivero, italiana di origini Uruguaiane. Pone gli argomenti riguardo ai quesiti sull'acqua come bene comune invitando a votare SI affinché resti pubblica. Il terzo quesito è affrontato da Oriana Olivieri che, come gli altri dal palco, spiega bene che la legge è uguale per tutti e i politici non possono avere privilegi rispetto ai cittadini che li votano. Conclude Procopio con una chiusura forte ed appassionata sulla questione del quorum referendario classificando vigliaccheria politica antidemocratica, una prepotenza inaccettabile di una minoranza su una maggioranza, l'atteggiamento di chi per affermare la propria opinione tende ad affossare il referendum con la propria astensione sottraendosi ad una giusta ed onesta conta democratica che quasi certamente li vedrebbe perdenti. Durante tutti gli interventi, interrotti da continui applausi, l'emozione è palpabile. Molti degli esponenti storici dei partiti erano lì ad ascoltare e tutti si sono detti entusiasti di questa partecipazione. L'ultima nota è di Procopio che con soddisfazione ci dice "un'altra stagione si sta affacciando, un odore politico nuovo comincia a sentirsi forte nell'aria, un vento di partecipazione ci impone di alzare le vele, per andare lontano, con coraggio. Senza protagonismo e partecipazione non c'è politica. La politica è prima di tutto stare insieme con gioia. La politica è quell'entusiasmo inspiegabile, è una grande magia, e questa sera, questa bellissima piazza Plebiscito appare certamente molto magica".